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La relazione della Commissione d'accesso sulle infiltrazioni dei clan di camorra è già al vaglio del prefetto. Dopo lo scioglimento del consiglio comunale per le dimissioni della maggioranza dei consiglieri, potrebbe arrivare a breve anche quello per infiltrazioni della camorra per il Comune di Torre Annunziata, che comporterebbe il rinvio delle nuove elezioni al 2024.
La Commissione d'accesso ha chiuso i suoi lavori in settimana e la relazione conclusiva a firma del viceprefetto Dario Annunziata, del vicequestore del commissariato oplontino Manuel Bruno e del capitano del nucleo investigativo dei carabinieri Roberto Lunardo è stata già consegnata al prefetto di Napoli, Claudio Palomba.
Dopo il blitz dell'Antimafia dello scorso 10 febbraio, con le perquisizioni ai danni del sindaco Vincenzo Ascione e di diversi politici nell'ambito di un'inchiesta che ipotizza il reato di concorso esterno in associazione mafiosa, l'iter verso la richiesta di scioglimento ha avuto una accelerazione evidente. Dunque, gli atti dalla prefettura al ministero dell'Interno, infine in consiglio dei ministri e per la firma del presidente della Repubblica arriveranno in tempo utile, prima dell'inizio della campagna elettorale. In realtà, una parte della relazione era già pronta a inizio del 2022, quando la Commissione ha chiesto e ottenuto una proroga (la scadenza dei tre mesi era fissata al 15 gennaio) per completare alcune verifiche.
Se per eventuali misure cautelari e processi servono prove schiaccianti, per chiedere lo scioglimento per infiltrazioni potrebbero bastare i sospetti di legami tra politici, dipendenti comunali e clan di camorra. I primi atti desecretati sulla vicenda faranno parte della relazione che la prefettura di Napoli trasmetterà nei prossimi giorni al Viminale per chiedere al ministro Luciana Lamorgese lo scioglimento del Comune di Torre Annunziata anche per camorra. L'inchiesta vede come principale indagato Salvatore Onda, netturbino distaccato in Regione, nipote del killer ergastolano Umberto Onda, elemento di spicco del clan Gionta e per anni reggente della cosca. Secondo gli inquirenti, la sua influenza politica sull'amministrazione comunale guidata dall'ormai ex sindaco Ascione sarebbe legata proprio alla sua parentela.
Proprio sulle parentele scomode di alcuni consiglieri comunali verte uno dei capitoli della relazione, con gli ispettori della prefettura che hanno eseguito una serie di accertamenti sui membri dell'assise cittadina, passando al vaglio anche tutti gli appalti gestiti dal Comune di Torre Annunziata negli ultimi quattro anni e mezzo. Attenzione particolare è stata data agli affidamenti diretti, alle concessioni demaniali e alla gestione dei grandi appalti. Ovviamente, nella relazione sono state affrontate anche le vicende giudiziarie che riguardano l'ex capo dell'Ufficio Tecnico Nunzio Ariano e che hanno coinvolto l'ex vicesindaco Luigi Ammendola, entrambi indagati anche nell'inchiesta per concorso esterno proprio per i rapporti quasi quotidiani con Onda.
Nel frattempo, in attesa di conoscere l'esito dell'indagine sulle presunte infiltrazioni della camorra, il prefetto ha sospeso il consiglio comunale e nominato commissario prefettizio il prefetto Cinzia Guercio, vicecapo del dipartimento dei Vigili del Fuoco del ministero dell'Interno, scegliendo come subcommissari il viceprefetto Gaetano Cupello e il dottor Marco Serra. La triade potrebbe essere confermata anche in caso di scioglimento per camorra.
Il Mattino