Camorra a Napoli, inchini mafiosi al cospetto delle tre statue della Madonna sequestrate

Camorra a Napoli, inchini mafiosi al cospetto delle tre statue della Madonna sequestrate
Non c’era solo l’inchino mafioso della vittima del racket al cospetto dell'altarino del boss Sibillo, nella Napoli delle centinaia di simboli, affreschi e altari...

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Non c’era solo l’inchino mafioso della vittima del racket al cospetto dell'altarino del boss Sibillo, nella Napoli delle centinaia di simboli, affreschi e altari di camorra.

Nel corso di un confronto informale in cui si è fatto riferimento agli arresti messi a segno in zona Decumani, non passa inosservata un’altra operazione sempre condotta dai carabinieri e coordinata dalla Dda: quella del sequestro di tre statue di Madonna del Seicento, messe a segno appena pochi giorni, come raccontato lunedì dal Mattino.

Stando alle prime indagini, è stata denunciata la madre delle tre sorelle Aieta (sposate con i boss Mallardo e Contini), tesoriera della arciconfraternita che gestiva le tre Madonne. Sotto le statue delle frasi di devozione in onore di Bosti e Francesco Mallardo.

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Il Mattino