Camorra, il comandante dei carabinieri di Napoli: «Altarini e murales sono simboli, è giusto rimuoverli»

Camorra, il comandante dei carabinieri di Napoli: «Altarini e murales sono simboli, è giusto rimuoverli»
Gli altarini e i murales dedicati a persone o eventi riferibili alla criminalità organizzata sono «simboli di una Napoli che non è la vera Napoli». Lo ha...

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Gli altarini e i murales dedicati a persone o eventi riferibili alla criminalità organizzata sono «simboli di una Napoli che non è la vera Napoli». Lo ha detto il comandante provinciale dei carabinieri di Napoli Canio Giuseppe La Gala, nel corso di un incontro con la stampa, prima del trasferimento al comando generale di Roma dove guiderà il IV reparto sostegno logistico delle forze, ripercorrendo l'attività degli ultimi due anni.

Una particolare attenzione è stata dedicata all'attività di rimozione di altarini e murales dedicati a persone o a episodi legati alla camorra di Napoli e provincia. Ha spiegato La Gala «Quei murales rappresentavano ragazzi, la cui sofferenza bisogna sempre rispettare, ma erano purtroppo diventati dei simboli. Lo abbiamo visto con la vicenda Sibillo, quando abbiamo tolto un altarino che era diventato un simbolo, davanti al quale i commercianti vittime di estorsioni erano stati costretti a inginocchiarsi».

La Gala ha citato anche un episodio «Mia moglie, che insegna diritto, ha chiesto ai suoi studenti cosa ne pensassero della rimozione dei murales, i ragazzi erano contenti, addirittura una ragazza di 15 anni ha raccontato che il suo fratellino, guardando un murales, le aveva detto che da grande anche lui avrebbe voluto essere raffigurato su un murales. Smantellare i simboli di una Napoli che non è la vera Napoli meritava attenzione».

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Il Mattino