Campania in lockdown, il blitz anti-Covid di De Luca spiazza le forze dell’ordine

Campania in lockdown, il blitz anti-Covid di De Luca spiazza le forze dell’ordine
Nessuna transenna nelle strade e nessuna chiusura per piazze e lungomare almeno a Napoli. L’ordinanza regionale firmata poco prima delle 20 mercoledì sera dal...

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Nessuna transenna nelle strade e nessuna chiusura per piazze e lungomare almeno a Napoli. L’ordinanza regionale firmata poco prima delle 20 mercoledì sera dal governatore Vincenzo De Luca è piovuta come un fulmine a ciel sereno anche sulle forze dell’ordine. Una misura che sarebbe stata diffusa dalla Regione direttamente alla stampa senza neppure concertarla con i titolari di pubblica sicurezza che quelle norme dovrebbero farle rispettare. Nessuno ne sapeva nulla prima che Palazzo Santa Lucia non diffondesse con un comunicato l’ordinanza del governatore numero 7 da quando è cominciata la pandemia. Polizia, carabinieri e municipale sono rimasti spiazzati e, di conseguenza, ieri non c’è stato il tempo per approntare misure di contenimento dei contagi ulteriori. Nonostante il tempo primaverile e il bel sole non è stato comunque necessario inasprire i controlli più di quanto già lo siano perché - salvo sparuti casi - c’erano pochissime persone in giro in città.

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L’ordinanza vergata da De Luca prevedeva la chiusura dei parchi pubblici, la limitazione nell’accesso alle piazze solitamente più affollate e l’interdizione del lungomare. Ieri pomeriggio, almeno per comprendere se sia possibile applicare queste misure, si è quindi svolto un lungo comitato di ordine e sicurezza pubblica in videoconferenza tra il prefetto Valentini, il questore Giuliano e i Comandanti dei carabinieri, guardia di finanza, polizia municipale, vigili del fuoco e gli assessori del Comune di Napoli Bernardino Tuccillo e Rosaria Galiero. Nel concreto delle misure da prendere si entrerà però soltanto oggi con un apposito tavolo tecnico in Questura dove si deciderà se adottare restrizioni ulteriori. La mossa di De Luca ha colto di sorpresa le forze dell’ordine perché, soprattutto senza una concertazione preliminare, resta complesso coniugare un piano scritto su carta e la sua pratica applicazione in una metropoli come Napoli dove va messo nel conto il rischio che ulteriori restrizioni possono portare effetti contrari a quelli voluti. É il caso ad esempio del lungomare dove, se si volesse prendere alla lettera l’ordinanza del governatore, resterebbe comunque complicato prevedere chiusure solo per i pedoni quando - come negli ultimi mesi a seguito della chiusura della Galleria Vittoria - è consentito comunque il transito alle auto. 



É da quando è cominciata la pandemia che chi deve gestire l’ordine pubblico è costretto alle gimcane tra le varie ordinanze siglate dal giorno alla notte dalle autorità nazionali e locali. Spesso lo stesso governatore De Luca - nelle sue dirette Facebook - ha preso di mira la capacità della forza pubblica di far rispettare le misure come quando coniò l’espressione di «zona rosé» in luogo dell’introduzione delle zone rosse per segnalare la difficoltà delle forze dell’ordine di far rispettare i divieti. Eppure, con il cambiare costante di regole e ordinanze, non è semplice per polizia, carabinieri e municipale riuscire a stare al passo con norme che vengono introdotte senza prima essere concertate e che spesso mandano in confusione non solo i cittadini, ma gli stessi agenti che in strada sono chiamati a monitorare la situazione. 



Nonostante l’assenza di comunicazione tra le autorità politiche e le forze dell’ordine, ieri dalla Prefettura è stata ancora una volta assicurata la massima collaborazione. «È stata esaminata - è stato scritto nel comunicato al termine del Comitato di ordine e sicurezza pubblica - la situazione con particolare riferimento ai controlli per il rispetto del Dpcm e delle ordinanze vigenti per il contrasto alla diffusione del Covid-19. I vertici delle forze dell’ordine hanno assicurato il massimo sforzo e al riguardo verrà svolto un apposito tavolo tecnico presso la Questura di Napoli».  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino