«A venticinquemila famiglie che vivono in uno stato di totale indigenza una regione come la Campania, per pura negligenza e totale disorganizzazione, non riesce garantire...
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«Parliamo di famiglie che hanno un Isee inferiore a 10.632, 94 euro e i cui figli sono stati iscritti in quell'annualità a scuole dell'obbligo e a istituti secondari superiori. Sulla scorta del decreto ministeriale del 24 giugno 2015, che stabiliva un fondo statale da ripartire tra le Regioni e le Province Autonome e destinato alla fornitura gratuita, totale o parziale, dei libri di testo, alla Campania erano state assegnate risorse per circa 21milioni euro. Somma appostata in bilancio ma inspiegabilmente mai impegnata. Legittimi destinatari dei buoni libro - sottolinea Cirillo - tutte queste famiglie hanno dovuto provvedere con estremo sacrificio e con proprie risorse ad acquistare i libri di testo per poter mandare a scuola e far studiare i loro figli. A tutt'oggi non è chiara la ragione per cui non sono state ancora reiscritte in bilancio le somme necessarie per finanziarie la fornitura dei libri».
«Già nel 2016 Save the Children, nel rapporto “Tutti a scuola e i libri...” puntava l'indice contro i colpevoli ritardi della Regione Campania nell'erogazione dei fondi con ritardi anche di 2 anni. I libri di testo vanno garantiti fin dal primo giorno di scuola. Per queste ragioni abbiamo presentato una mozione per impegnare la Giunta a sanare il ritardo e iscrivere subito le risorse a bilancio», conclude. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino