Campania, il report Legambiente: Napoli in discesa al 98esimo posto

Avellino al 60 posto, Caserta perde 21 posizioni e Salerno migliora le sue perfomance

L'Ecosistema Urbano di Legambiente
Strada in salita per i capoluoghi di provincia campani sul fronte della qualità ambientale,  dove le emergenze urbane, nonostante lievi miglioramenti, restano...

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Strada in salita per i capoluoghi di provincia campani sul fronte della qualità ambientale,  dove le emergenze urbane, nonostante lievi miglioramenti, restano più o meno le stesse: smog, trasporti, spreco idrico, auto circolanti restano, infatti, le questioni più critiche da affrontare.

 I risultati si vedono: Napoli in piena zona retrocessione al 98 posto( era 92 lo scorso anno), Caserta registra la perdita di ben 21 posizione classificandosi all’88 posto, Salerno migliora le sue perfomance(+22 posizioni) ma rimane nei bassifondi al 77 posto. Benevento, miglior capoluogo campano al 59 posto (era 76 lo scorso anno) , seguita da Avellino al 60 posto (+9 rispetto allo scorso anno).

È quanto emerge in sintesi da Ecosistema Urbano 2023, il report di Legambiente realizzato in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 ORE, sulle performance ambientali di 105 Comuni capoluogo.

«Non si potrà, infatti, vincere la sfida ambientale e climatica- commenta Francesca Ferro, direttrice Legambiente Campania-  senza una vera e propria rivoluzione delle aree urbane, non solo perché sono i luoghi  la maggioranza della popolazione, ma anche perché è in questi territori che si amplificano le crisi ambientali, sociali ed economiche.

Le città vanno ripensate come motori di un cambiamento capace di renderle vivibili e a misura umana, nonché laboratori fondamentali per il percorso di decarbonizzazione.

Occorre infrastrutturarle, realizzando gli impianti industriali dell’economia circolare, riducendo le perdite nella rete di distribuzione dell’acqua, completando la rete di fognatura e depurazione delle acque reflue, dove va garantita una mobilità innovativa, con un trasporto pubblico cittadino e treni pendolari, da e per le città, frequenti, puntuali e moderni. Una sfida che vede le nostre città capoluogo ancora in netto, grave ritardo.

Occorre riqualificare, a partire dalle periferie, gli spazi comuni, con luoghi d’incontro, pedonalizzazioni, corsie ciclabili, vie scolastiche, messa a dimora di nuove alberature, promuovendo quelle foreste urbane utili a mitigare gli effetti delle ondate di calore, creando corridoi verdi per facilitare spostamenti a piedi anche nei periodi più caldi e puntando sulla natura urbana per mitigare l’impatto climatico nelle città, valorizzando la bellezza come leva del cambiamento. Siamo in grado di farlo - conclude Francesca Ferro - ma serve quella volontà politica, a livello nazionale e locale, che è mancata finora e che anno dopo anno diventa sempre più urgente.»

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Il Mattino