Da oggi le coppie campane con difficoltà ad avere figli non saranno più costrette ad andare in altre regioni di Italia o all'estero. Grazie al decreto...
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Un vuoto normativo in attesa di essere colmato dal 2003: una primo passo si era già ottenuto lo scorso 27 luglio, quando con l'attuazione di una parte del decreto le coppie che si rivolgevano a stutture pubbliche in altre parti d'Italia venivano rimborsate della spese dal sistema sanitario campano. Prossimo step, secondo i piani del governatore, sarà inziare ad accreditare entro un mese le 44 strutture private che offrono lo stesso servizio nel terriotorio regionale. «Si tratta di un punto di svolta - ha sottolineato De Luca - e di un atto di civiltà ma anche di un segno di affetto e di rispetto per tutte le nostre giovani coppie che sono in difficoltà nell'avere un figlio. Lavoreremo in maniera rigorosa per sottrarli dal rischio che diventino preda di centri pseudo-qualificati».
Una lavoro messo a punto con la conulenza di esperti, tra i quali Filomena Gallo, segretario nazionale dell'Associazione Luca Coscioni. «Finalmente anche le coppie della Campania potranno rivolgersi al servizio pubblico per la fecondazione assistita ottenendo un servizio efficace, evitando il rischio di aborti e tutti i disagi del dover rivogersi ad altre regioni - ha evdenziato Gallo - Basti pensare che nel 2016 sono nate 14mila nuove vite grazie alla fecondazione assistita in Italia. D'ora in poi le coppie campane non dovranno sobbarcarsi anche le spese di viaggio e lo stress di andare in Lombardia o in altre regioni del Nord. Stavolta prevale il principio di uguaglianza nel cercare di avere un figlio: grazie a questo decreto in Campania inizia un'altra era». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino