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Due iniziative del sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige e della Campania per denunciare la stretta delle autorità russe contro giornalisti e media indipendenti si sono svolte in contemporanea a Trento e a Napoli.
L'iniziativa è stata organizzata dopo la revoca della licenza di pubblicazione a Novaya Gazeta e la condanna a 22 anni di carcere con l'accusa di alto tradimento a Ivan Safronov. «Non possiamo tacere sui bavagli della Russia, una situazione che dura da venti anni e che per lungo tempo è stata ignorata in Italia per interessi politici.
All'evento di Trento sono state consegnate due targhe alla famiglia di Antonio Megalizzi, ucciso nel 2019 nell'attentato ai mercatini di Natale a Strasburgo, e all'Osservatorio Balcani Caucaso e Transeuropa (Obct). In collegamento da Napoli sono intervenuti i genitori di Mario Paciolla, il cooperante Onu e giornalista ucciso nel 2020 in Colombia in circostanze ancora avvolte nel mistero, assieme a giornalisti minacciati e i rappresentanti di Amnesty International Italia.
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