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In Campania, la strada con maggior numero di incidenti e di feriti è la statale 18 Tirrena Inferiore - rispettivamente 184 e 283 - quella con più morti (11) è la statale 372 Telesina, mentre la Diramazione di Capodichino primeggia per numero di incidenti per chilometro: 7,19. È quanto emerge dallo studio sulla Localizzazione degli incidenti stradali dell'Automobile Club d'Italia che focalizza l'attenzione sui sinistri e loro conseguenze avvenuti sulla rete primaria del Belpaese, ovvero autostrade, raccordi, tangenziali e strade statali.
Secondo l'elaborazione dei dati effettuati dall'ACI Campania, lo scorso anno, sui circa 3.600 km di strade costituenti la rete primaria della nostra regione si sono registrati 2.175 incidenti che hanno causato 93 morti e 3.559 feriti: in pratica, 1 sinistro su 5 si verifica in autostrada o su strade statali.
Spostando l'attenzione sulla provincia di Napoli, la Tangenziale risulta la strada con più incidenti (119) e feriti (175), la statale 162 Asse Mediano è quella con maggior numero di morti (4), mentre la SS 145 Sorrentina si caratterizza per l'elevato coinvolgimento di veicoli a due ruote (52) e l'A1 Milano- Napoli (solo tratto «partenopeo») per quello dei mezzi commerciali (19). «Il rischio dell'incidentalità stradale è più grave in ambito extraurbano - commenta il Presidente dell'ACI Campania, Antonio Coppola - in particolare sulle statali e, ancor più sulle provinciali, a causa di comportamenti di guida pericolosi, come l'elevata velocità, nonché per la carenza di manutenzione e controlli. Sulle autostrade, invece, grazie anche all'esperienza dei Tutor, le conseguenze dei sinistri risultano essere meno gravi. Occorrono, perciò, risorse per potenziare e ammodernare le infrastrutture stradali, ma anche competenze ed ordinaria amministrazione. E, ahinoi, qui in Campania, specialmente nella Città Metropolitana di Napoli, ne sappiamo qualcosa».
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