Fase 2 in Campania, riaprono B&B e case vacanza: l'ordinanza last-minute di De Luca

Fase 2 in Campania, riaprono B&B e case vacanza: l'ordinanza last-minute di De Luca
Aprono oggi piscine (tranne quelle termali e con l’acqua di mare), palestre e strutture ricettive extralberghiere come campeggi e B&b. Ma anche stavolta i protocolli di...

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Aprono oggi piscine (tranne quelle termali e con l’acqua di mare), palestre e strutture ricettive extralberghiere come campeggi e B&b. Ma anche stavolta i protocolli di sicurezza della Regione, stabiliti in un’ordinanza ad hoc e relativi protocolli, arrivano solo qualche ora prima della ripartenza. Mentre per la riapertura dei circoli culturali e ricreativi se ne parla da giovedì.  


La numero 51 firmata ieri sera dal presidente De Luca prevede anche la riapertura delle strutture extralberghiere da oggi. Parliamo di B&b, agriturismi, affittacamere, case vacanze e campeggi: un’accelerata per dare un avvio al turismo campano nell’anno in cui è stato colpito al petto. 

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Per le strutture ricettive extra alberghiere i protocolli sono stati studiati per ridurre al minimo i contatti. In particolare si richiede agli ospiti di inviare all’hotel, prima dell’arrivo, tutte le informazioni necessarie per la registrazione, nonché copia del documento di identità che trattamento dei dati personali e ove possibile, utilizzare sistemi automatizzati di registrazione ed autorizzazione all’accesso, ferma restando la necessità di verificare l’identità dell’ospite utilizzando il documento di identità originale e di acquisire l’autorizzazione all’addebito della carta di credito. E agli ingressi dovrà essere rilevata la temperatura corporea. 

Ma cambiano anche le consuetudini e i meccanismi per evitare contagi e contatti. «Pur mantenendo il tono di cordialità connesso all’attività di accoglienza è vietato stringere la mano, abbracciare o baciare gli ospiti e i colleghi di lavoro», dicono i protocolli della Regione. Gli ospiti devono sempre indossare la mascherina mentre alle strutture tocca anche il rispetto accurato delle misure anticovid. Anche le chiavi delle stanze, ad esempio, devono essere pulite (o sostituite, ove ritenuto) ad ogni cambio dell’ospite ed è facoltà del villeggiante «richiedere che durante il soggiorno il personale addetto alle pulizie non faccia ingresso in camera». 
 
È la fine del lockdown per gli sportivi di gran parte d’Italia tranne in Lombardia e Basilicata dove se ne parla a fine mese. A disciplinare la fase 2 delle attività sportive sono le linee guida aggiornate e approvate dalla Conferenza delle Regioni, attuate nel dettaglio attraverso protocolli ad hoc per garantire l’allenamento in sicurezza per clienti e istruttori.

Per tutti, il mantra sarà la prenotazione di corsi e lezioni, per evitare il più possibile gli assembramenti e gestire meglio i nuovi obblighi di legge per frequentare piscine e palestre. In particolare, le principali novità riguardano le distanze da tenere. Almeno 2 metri quando si fanno esercizi in palestra, almeno 7 metri quadrati come superficie di acqua a persona nelle vasche, almeno 1 metro e mezzo per le persone sedute su sdraio e lettini se non sono conviventi. All’interno di piscine pubbliche e palestre si accede con la mascherina, che però non va usata per l’attività fisica. Al contrario degli istruttori che dovranno avere invece la mascherina anche se non a stretto contatto con gli utenti. 

E su questo molti gestori di piscine non nascondono le riserve, considerando il caldo che c’è normalmente a bordo vasca e il rischio che non si senta bene la voce dell’allenatore. Alle piscine sono richieste anche analisi chimiche, oltre alle batteriologiche e, per tutti vale l’obbligo di disinfezione degli attrezzi (da quelli in sala pesi ai galleggianti in acqua) a ogni uso o a fine giornata se presi solo da un cliente.
 
Step successivo sono gli spogliatoi: si entrerà pochi per volta (ma alcuni potrebbero restare chiusi), si starà a un metro di distanza e i vestiti andranno messi nelle proprie borse e poi lasciate negli armadietti. 

È prevista, ma non obbligatoria, la misurazione della temperatura con termoscanner per non far entrare chi ha più di 37 gradi e mezzo. In ogni caso, all’ingresso i clienti dovranno firmare un’autocertificazione sulle proprie condizioni di salute (se hanno contratto il Covid, se hanno fatto la quarantena ecc) e i gestori delle attività conserveranno i dati per 14 giorni. E in caso di unità di personale positivo scatta la comunicazione.  


Ieri ancora dati positivi: solo 6 nuovi contagi su 3.360 temponi e un morto. In totale i positivi al virus sono 4.755 (di cui attualmente consa positivi 1.273 persone, con 311 ricoverati, 8 in rianimazione e 954 in isolamento domiciliare).  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino