Concluse le prove di evacuazione nei Campi Flegrei: «Siamo preparati al peggio»

Concluse le prove di evacuazione nei Campi Flegrei: «Siamo preparati al peggio»
Si è concluso come da programma nel primo pomeriggio il test simulato di evacuazione per il rischio vulcanico nei Campi Flegrei, denominato ExeFlegrei 2019. L'iter di...

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Si è concluso come da programma nel primo pomeriggio il test simulato di evacuazione per il rischio vulcanico nei Campi Flegrei, denominato ExeFlegrei 2019. L'iter di allarme che ha fatto scattare stamattina l'operazione di evacuazione è stato seguito per intero, tale da consentire ai responsabili della Protezione Civile di capire le situazioni di criticità.


Blanda la risposta dei volontari che avevano aderito al progetto campione dell'esercitazione simulata. La cosa, però, non preoccupa le istituzioni. «Sono soddisfatto di come sia andata, e sono fiducioso di una maggiore partecipazione della popolazione nelle prove future - afferma deciso il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia - Avevamo messo in conto una diminuzione degli iscritti e dei possibili partecipanti, ed è comunque un ottimo risultato, perché è stato finalmente avviato un processo di sensibilizzazione e coinvolgimento. Tutto ciò accresce la consapevolezza nei cittadini delle buone pratiche di protezione civile e cosa fare in caso di emergenza».
 


Il test è cominciato giovedì 17 simulando di una fase di preallarme, corrispondente ad un’allerta arancione. Per quanto riguarda il Comune di Napoli, è stato attivato il centro operativo nella zona di Poggioreale, con tutte le postazioni pronte a reagire alle molteplici situazioni e alle diverse criticità, ideate in tempo reale da un’apposita centrale. Sabato 19 la simulazione di allarme, l’allerta rossa, con l’evacuazione di alcune scuole, che ha coinvolto centinaia di studenti, trasferiti nelle aree dell’ippodromo di Agnano e del Parco dei Camaldoli. Sono stati così verificati i tempi di percorrenza e i tempi necessari a identificare le persone con un dispositivo a lettura ottica. In caso di allerta rossa alcune regioni italiane gemellate col Comune di Napoli potrebbero accogliere gli sfollati.


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Il Mattino