Napoli. Il calvario di Sara, morta alla ricerca di un veterinario dopo nove ore di agonia

Napoli. Il calvario di Sara, morta alla ricerca di un veterinario dopo nove ore di agonia
Se l'estate è il periodo dell'anno nel quale si registra il più alto numero di abbandoni di animali domestici, per fortuna c'è anche chi si fa in quattro per...

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Se l'estate è il periodo dell'anno nel quale si registra il più alto numero di abbandoni di animali domestici, per fortuna c'è anche chi si fa in quattro per salvarli. A questa seconda categoria appartiene sicuramente Ciro Giampaglia, protagonista suo malgrado di una emblematica storia che spiega bene come - nonostante tutto - sia ancora alto il prezzo che i nostri fedeli amici a quattro zampe devono purtroppo ancora pagare.




Questa è la storia di Sara, un meraviglioso Collie di quattro anni che nemmeno la catena di generosità messasi in moto all'improvviso è riuscita a salvare. Sara è morta di domenica in una giornata d'estate, di quelle in cui anche salvare un cane diventa una specie di missione impossibile. Per oltre otto ore Sara - che era incinta e aveva perso i cuccioli mentre erano ancora in grembo, provocandole una forma di setticemia fulminante - ha girovagato con il suo padrone per Napoli e provincia alla ricerca di un medico veterinario in grado di salvarla.



"Appena a casa ci siamo accorti che stava male - racconta Giampaglia - ho caricato il cane in macchina e sono andato alla ricerca di un veterinario aperto di domenica: ne ho trovato uno, a Giugliano, che dopo aver fatto un prelievo di sangue a Sara ha detto che potevamo stare tranquilli e riportarla a casa". Ma Sara peggiora di ora in ora. E così ricomincia il giro alla ricerca di un ambulatorio aperto. Giampaglia non riesce a trovarne uno, e si decide così di indirizzarsi all'ospedale veterinario della Asl del Frullone. Qui, però, gli fanno presente che se non si tratta di un randagio ma di un animale già "chippato" non possono accoglierlo.



Il tempo passa e la povera bestia peggiora sempre più. E' a quel punto che Ciro Giampaglia decide di rivolgersi al "Mattino" per avere aiuto a trovare un veterinario che possa salvare Sara. Sono passate più di nove ore e si riesce finalmente a indirizzare padrone e animale presso una struttura attrezzata dove il Collie viene sottoposto a una lunga serie di esami che purtroppo confermano la gravità delle sue condizioni: ma a quel punto il cane ha la febbre altissima ed è inoperabile. Si decide così di far passare la notte, sottoponendo Sara a flebo nella speranza che la temperatura scende. Sara si spegne nella notte tra le braccia di Ciro e di sua figlia.



Ed ora l'uomo denuncia: "Si fa un gran parlare di amore per gli animali, ma poi basta un giorno festivo per trovarsi di fronte solo a porte chiuse o, se magari si è fortunati, a medici che chiedono cifre esorbitanti per un'emergenza veterinaria". Leggi l'articolo completo su
Il Mattino