Cantieri a via Marina, Napoli si arrende al traffico: è paralisi

Cantieri a via Marina, Napoli si arrende al traffico: è paralisi
Oggi a Napoli sono attivi dodici cantieri «a lungo termine», una parte per i lavori della Metropolitana, un'altra porzione per lavori di riqualificazione, un paio...

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Oggi a Napoli sono attivi dodici cantieri «a lungo termine», una parte per i lavori della Metropolitana, un'altra porzione per lavori di riqualificazione, un paio per via di strade che sono sprofondate perché qui a Napoli una strada che sprofonda è quasi all'ordine del giorno. Oggi a Napoli ci saranno anche un'altra decina di cantieri temporanei per riparazioni di sottoservizi o installazione di nuove strutture. Questo significa che anche oggi a Napoli continueremo a trascorrere un tempo infinito paralizzati nel traffico: l'ultimo rapporto sulla mobilità internazionale prodotto dalla società Inrix ci ha spiegato che nel 2015 ogni automobilista partenopeo ha trascorso 23 ore fermo in un ingorgo. Così, a occhio, ipotizziamo che il conto totale per l'anno che sta per concludersi porterà una inevitabile crescita di minuti d'attesa. Si avvicinano le feste natalizie e tutti sanno che in questo periodo la pressione del traffico si fa insostenibile.


Il fatto è che, quest'anno, le feste coincidono con una situazione di viabilità assolutamente fuori norma, con cantieri sparsi ovunque nei 17 chilometri quadrati di area cittadina e con un afflusso turistico (fortunatamente) imprevisto che contribuisce alla paralisi e alla crescita dello smog. Dalla prossima settimana i giorni di divieto alle auto inquinanti si estendono e sarà compreso anche il martedì. Da dove iniziamo? Da via Marina, ovviamente che è la rappresentazione più clamorosa del caos delle strade napoletane. Il cantiere che avrebbe dovuto chiudersi, o almeno spostarsi e ridimensionarsi un anno fa, è ancora lì a devastare la circolazione della zona orientale. Chi ha provato l'esperienza nelle ore di punta sa bene di cosa parliamo: rallentamenti, gimcane, svolte improvvise e strettoie che non permettono un flusso regolare del traffico. Così, nelle ore di punta, l'ingorgo è inevitabile. Ma se via Marina è ormai un vero e proprio «caso» del quale tutti sono a conoscenza. La città nasconde altri tranelli che solo chi frequenta determinate zone conosce.


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Il Mattino