Al Porto di Casamicciola le persone si sono affollate da ieri sera, già poco dopo la forte scossa che ha devastato il comune ischitano. Chi vuole tornare a casa si è...
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Il tutto è reso ancora più difficile dalla paura per le scosse e dallo stress per il non aver dormito affatto. «Siamo stati tutta la notte svegli in piedi pronti a scappare», racconta una signora con due bambini. Anche lei sta scappando a Napoli per paura che la situazione possa precipitare da un momento all'altro. Sulla banchina c'è chi è al telefono per rassicurare i familiari e chi chiede informazioni sui biglietti. Chi è già riuscito a procurarselo è nella lunga coda per salire sul traghetto.
«È una vergogna - dice una signora stremata - quando siamo venuti abbiamo pagato 84 euro, adesso per tornare abbiamo speso 97 euro. Hanno approfittato di questa situazione per aumentare il prezzo del biglietto».
Nella lunga fila per l'imbarco c'è anche chi lamenta scarsa assistenza: «Avrebbero dovuto organizzare meglio l'assistenza, magari darci un po' d'acqua. Siamo in fila sotto il sole da ore», dice un signore con la macchina carica di valigie.
Poi c'è anche chi invece ritorna da Napoli come una ragazza preoccupata per la madre: «Era qui in vacanza, sono venuta a vedere come sta». «Ieri sera io, mia moglie e i nostri bambini siamo riusciti a fuggire da qui. Poi stamattina dall'albergo ci hanno cercati per sapere dove eravamo e dirci che l'albergo chiude. Sono tornato per riprendermi le valigie». Tra caos e polemiche continua la fila di chi, dopo la scossa non vede l'ora di tornare a casa. E intanto al porto c'è grande viavai di auto delle forze dell'ordine e delle ambulaze. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino