Giugliano. Giugliano riscopre le proprie tradizioni. Amministrazione e imprenditori in campo per chiedere alla Regione Campania e al Ministero dell’Agricoltura di...
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Due prodotti della storia di Giugliano rappresentati da realtà Imprenditoriali e associazioni promozionali sociali locali che hanno aderito al bando Regionale dei Prodotti DOP Campani. E così che l'amministrazione comunale si è resa partecipe della richiesta di inserimento di due prodotti tipici giuglianesi nell'elenco regionale dei prodotti campani.
All'appello dell'attuale amministrazione comunale hanno aderito diverse aziende agricole e di trasformazione, produttrici delle materie prime per la realizzazione dei due prodotti tipici da annoverare nell'elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali tenuto dal Ministero dell'Agricoltura. A sostegno delle associazioni di promozione dell'agricoltura giulianese, che hanno presentato richiesta di iscrizione dei due prodotti tipici, hanno aderito per la presentazione della capicollo giuglianese il Gruppo Fontanella, D'Orta carni, Panico Antonio, De Rosa Filippo, Ericina Vincenzo produttori e detentori dell'antica ricetta di trasformazione carni, del prestigioso salume giulianese che, già dalle 1700, soddisfaceva i palati più esigenti, tale da non mancare sulla tavola di Ferdinando I° di Borbone.
Oggi è anche annoverata tra i migliori salumi italiani selezionati dalla guida Touring Club. Per la promozione dei prodotti trasformati, derivanti dalla originaria e tipica produzione di mele giuglianesi, le associazioni promotrici sono sostenute dalle aziende agricole Pasqualino Niola, Francesco Abate e Castrese Galluccio, che presentato il progetto per l'introduzione nell'elenco dei prodotti tradizionali campani il sidro di mele annurche. Sulla base della prestigiosa tradizione appartenente alla millenaria cultura agraria giuglianese, le associazioni promotrici, sostenute dagli imprenditori e dall'amministrazione comunale, intendono iniziare un percorso comune per valorizzare i primi due prodotti appartenenti alla nostra antichissima tradizione agricola. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino