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Ancora un ritrovamento bellico nelle acque di Miseno. Dopo il recupero e lo scoppio in sicurezza di un ordigno risalente alla Seconda Guerra Mondiale, da parte della capitaneria e della Marina Militare, ai primi di luglio, i sub dell' associazione “Meno 100 Underwater tek”, capitanata da Franco Salvatore Ruggiero, hanno ritrovato diversi “cluster bomb”, le caratteristiche bombe a grappolo, in genere sganciati da aerei o elicotteri e talvolta con artiglierie, contenenti un certo numero di submunizioni, al largo di Capo Miseno, ad una profondità di circa 38 metri.
Gli ordigni, sono stati denunciati dai sommozzatori alle autorità, per le operazioni del caso.
Il fondale della linea di costa, che va dal porto di Pozzuoli fino a Capo Miseno, nel corso degli ha restituito numerosi ordigni bellici inesplosi, ciò causa dei ripetuti bombardamenti tedeschi ed anglo americani, avvenuti durante la seconda guerra mondiale.
Il Mattino