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Napoli - Continua all'interno dell'aeroporto di Capodichino a Napoli la protesta dei lavoratori licenziati da Autogrill che lo scorso 29 settembre ha chiuso il punto ristoro. 70 gli addetti che hanno perso il posto e che con un gazebo cercano di attirare l'attenzione sulla loro vertenza. «Stigmatizziamo fortemente - dice Pasquale Lione, segretario regionale trasporto aereo della Ugl Campania - il comportamento della concessionaria Gesac che è fuori da ogni regola.
Con una vera e propria provocazione, nei confronti dei lavoratori e delle istituzioni - visto che gli assessori regionali Nappi e quello comunale Panini avevano chiesto una soluzione che tutelasse gli ex dipendenti di Autogrill - hanno aperto due punti di vendita 'volantì proprio davanti alle saracinesche dei locali chiusi. Un gesto che sta creando malumore e disagi tra i lavoratori. Lo hanno fatto, hanno detto alla Gesac, per garantire un servizio all'utenza. Ma non è vero». Secondo Lione «si tratta di un diversivo: quando Autogrill ha chiuso per un mese e mezzo in piena estate nessuno si è posto questa preoccupazione.
E poi, nell'aeroporto ci sono almeno tre bar e due punti ristoro che possono soddisfare le esigenze dell'utenza».
Il Mattino