Aeroporto Napoli Capodichino: meno aerei e più passeggeri, il 2023 comincia con un nuovo record

Capodichino apre il 2023 superando i risultati (brillanti) del 2019 e anche quelli del 2022

Un aereo di Volotea
Meno aerei, più passeggeri: Capodichino apre il 2023 superando ancora i risultati (brillanti) del 2019 (l’anno spartiacque con il Covid) e anche quelli del 2022,...

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Meno aerei, più passeggeri: Capodichino apre il 2023 superando ancora i risultati (brillanti) del 2019 (l’anno spartiacque con il Covid) e anche quelli del 2022, nuovo anno record (anche se i primi mesi sono stati condizionati ancora dagli strascichi delle restrizioni sanitarie e dalla riorganizzazione delle compagnie aeree dopo lo stop forzato da marzo 2020 e la lenta e altalenante ripresa).

I numeri: con i passeggeri previsti oggi 28 febbraio da inizio 2023 sono 1.272 mila i transiti nello scalo napoletano con un incremento del 10,9% rispetto al 2019 e del 56,6% rispetto al primo bimestre del 2022.

Questo aumento (quello più interessante rispetto al 2019) è avvenuto con una diminuzione dei voli del due per cento: è cresciuto cioè l’indice di riempimento dei voli (il load factor) di ben tre punti (dal 78,4 all’81,4%).

Cioè su 100 posti disponibili in media 81 sono occupati, con alcune compagnie e alcune tratte che raggiungono anche il 100%! 

Capodichino conferma la sua vocazione turistica: resta dopo Fiumicino, Malpensa e Bergamo il quarto aeroporto italiano anche se nei mesi a minore presenza turistica viene superato da Catania che ha un cospicuo traffico nazionale su Roma e Milano (destinazioni che da Napoli vengono raggiunte per lo più con l’Alta Velocità; mentre i due voli giornalieri di Ita con Fiumicino alimentano le connessioni internazionali della compagnia).

Capodichino ha performance migliori (come si vede nel grafico a doppia scala) anche di tutta l’Italia generalmente da marzo a ottobre, appunto nei mesi di maggiore frequenza turistica: durante questi mesi, in particolare ad agosto, sfiora anche Bergamo Orio al Serio che, oltre a essere il secondo aeroporto di Milano (con più passeggeri di Linate) serve un’area altamente popolata e con una grande propensione agli spostamenti sia business (che sono il zoccolo duro dell’intero anno) sia leisure!

La nuova stagione estiva di Capodichino si presenta all’orizzonte con numerose novità: quella più importante, annunciata nei giorni scorsi, è il raddoppio del volo United per New York (Newark), ma è ricco anche il panorama di offerte delle altre compagnie, soprattutto le low cost.

Queste ultime, tuttavia, hanno digerito malissimo l’aumento della tassa di imbarco di 2 euro per passeggero, decisa dal Comune di Napoli: a differenza di quanto anche dichiarato pubblicamente da alcuni consiglieri comunali che ritengono erroneamente il calcolo dell’imposta aggiuntivo al prezzo del biglietto, i prezzi delle low cost sono identici per tutta la loro rete e comprensivi di tutti gli oneri della tassazione e, quindi, l’imposta erode i margini di guadagno delle compagnie. Questo potrebbe rendere, per esempio, indisponibili le tariffe più contenute e alla lunga portare a decisioni di taglio di rotte che penalizzerebbero la città. 

I risultati dei primi due mesi del 2023 arrivano nel mese della firma del contratto di programma per il periodo 2023-2026 tra l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (Enac) e Gesac, la società di gestione dell’aeroporto di Napoli Capodichino.

Gli interventi programmati, per un importo previsto complessivo di 56,5 milioni di euro finanziati integralmente dalla società di gestione, prevedono interventi  per ottimizzare la capacità aeroportuale attraverso “progetti di innovazione tecnologica quali la realizzazione di un'infrastruttura tecnologica di base (Cute - Common User Terminal Equipment) che consentirà la gestione del flusso passeggeri contactless e digital, sino allo sviluppo di uno smarth path biometrico”. Sono inoltre previsti investimenti green come la realizzazione di un impianto fotovoltaico per l'autoproduzione di energia, l’utilizzo di mezzi elettrici per assistenza ai passeggeri a mobilità ridotta (Prm), riduzione del rumore aeroportuale, e altri progetti di tutela ambientale tra cui quelli a favore della biodiversità, con mille alberi per Napoli, quello che prevede nuove macchine eco-compattatrici, e il progetto Hydra con l’utilizzo di carburanti alternativi -eco-compattatrici.

A questo si aggiungerà presto il nuovo sistema di rotte per diminuire l'impatto del decollo su una vasta area della città. 

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Il Mattino