Napoli Capodichino, lunghe file per i controlli doganali: «C'erano anche viaggiatori influenzati»

Napoli Capodichino, lunghe file per i controlli doganali: «C'erano anche viaggiatori influenzati»
Aeroporto di Napoli: caos, lunghe file e pochi controlli sullo stato sanitario dei viaggiatori che arrivano in città contemporaneamente da varie parti del mondo «Ieri...

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Aeroporto di Napoli: caos, lunghe file e pochi controlli sullo stato sanitario dei viaggiatori che arrivano in città contemporaneamente da varie parti del mondo «Ieri sera (sabato alle 22.10) sono arrivato a Capodichino e c'erano tre, forse quattro, aerei atterrati contemporaneamente da varie parti del mondo ed il controllo doganale di uscita dalla pista non era pronto a ricevere tutti questi passeggeri in quanto era funzionante una sola postazione per il controllo dei passaporti per cui si è creata una fila enorme di persone provenienti da diverse nazioni. Fila che si estendeva dallo stallo del controllo doganale fino alla pista di atterraggio. Qui erano stati bloccati interi gruppi di passeggeri sotto gli aerei atterrati». 

A parlare è un medico napoletano Pasquale Ruffolo, che aggiunge. «Da un aereo proveniente dall'Inghilterra, o forse da Dublino, non ricordo, sono scesi passeggeri e viaggiatori influenzati che si sono mescolati tra quelli già bloccati all'unico controllo doganale attivo. Hanno creato ulteriori preoccupazioni e disagi a tutti gli altri passeggeri in fila. Solo in quel momento sono stati attivate altre postazioni di controllo. La security ha capito che era opportuno creare una seconda postazione di controllo passaporto».

Sulla scorta dell'esperienza del dottor Ruffolo sorgono diversi interrogativi, uno fondamentale: in un momento in cui si parla tanto di turismo Napoli è pronta a ricevere un maggiore flusso di viaggiatori che giungono a Napoli? «Per lavoro e per diletto viaggio molto in tutto il mondo - sottolinea ancora Ruffolo - In Africa funzionano contemporaneamente anche dieci sportelli per il controllo dei passaporti e qui a Napoli solo uno nonostante il personale della sicurezza della sicurezza sia adeguato. Come mai? E poi: si presta molta attenzione al controllo dei passaporti e nessuna attenzione alla presenza di eventuali passeggeri con sindromi influenzali o altri bisogni e necessità sanitarie provenienti da altre nazioni, senza creare percorsi diversi per tutelare gli altri passeggeri. Allo scalo internazionale di Napoli - conclude - purtroppo non viene fornito alcun percorso preferenziale alle madri con  piccoli bambini (di pochi  mesi o anni) o a persone affette da disagi (anche la claustrofobia di quel blocco può  essere un disagio) che rimangono bloccate, anche loro, per ore ad un controllo doganale».

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Il Mattino