Capodichino, la strada della morte: limite 30km, si corre a più di 100

Charles Lindbergh è stato un aviatore statunitense famoso per aver portato a termine nel 1927 la prima traversata aerea e in solitario dell'Oceano Atlantico. Impresa...

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Charles Lindbergh è stato un aviatore statunitense famoso per aver portato a termine nel 1927 la prima traversata aerea e in solitario dell'Oceano Atlantico. Impresa che lo ha reso famoso al punto di vedersi intitolata, a distanza di qualche decennio, una strada nei dintorni dei principali aeroporti italiani. Una via Charles Lindbergh esiste a Roma - aeroporti di Ciampino e di Fiumicino - ma anche in Spagna, giusto per fare qualche esempio. Quello che l'aviatore americano di origini svedesi non avrebbe mai immaginato, però, è che una delle strade a lui intitolate, quella che separa i Comuni di Napoli e Casoria e che costeggia l'aeroporto di Capodichino, sarebbe stata ribattezzata «la strada della morte». Da alcuni anni i cittadini che vivono a via Lindbergh segnalano agli enti preposti - Comune di Napoli e VII Municipalità - la pericolosità di una strada che viene percorsa ogni giorno da centinaia di auto e mezzi pesanti nei due sensi di marcia.

 
La scarna cartellonistica stradale indica il limite di velocità fissato - 30 km/h - ma sono ben pochi quelli che lo rispettano. Come hanno denunciato i residenti in molti, specie nelle prime ore del giorno e di notte, percorrono il lunghissimo rettilineo a velocità decisamente superiori, arrivando in qualche caso a sfiorare, se non superare, i 100 km/h. Una follia se si pensa che la particolare conformazione della strada - si tratta di un rettilineo largo a sufficienza per far passare con difficoltà due auto affiancate - è anche poco illuminato a causa della vicinanza con le piste di atterraggio dello scalo partenopeo. 

E così incidenti a raffica e danneggiamenti ai danni delle abitazioni che costeggiano la strada. «Abbiamo chiesto l'installazione di dossi - spiegano i residenti - ma ci hanno detto che il codice della strada non li prevede. Intanto siamo a rischio di essere investiti dalle auto che corrono a tutta velocità senza rispettare alcun limite di sicurezza. Ci sono molti bambini - proseguono i cittadini - che non sono sicuri nemmeno in casa. La strada è stretta e c'è il serio rischio che qualche auto fuori controllo possa rimbalzarci sopra e finire all'interno di uno dei nostri cortili, con tutte le conseguenze del caso. Chiediamo solo sicurezza - concludono i cittadini di via Lindbergh - e di essere ascoltati dalle istituzioni». 


Il transito di mezzi pesanti è causa dell'abbattimento continuo della cartellonistica stradale. Come raccontano i cittadini, specie di sera, grossi automezzi - guidati prevalentamente da europei dell'est - diretti all'aeroporto di Capodichino o in uno dei tanti depositi che costellano la zona fanno strage dei cartelli stradali che vengono spazzati via dai grossi articolati. «Non è la prima volta che interveniamo per ripristinare alcuni specchi che servono ad agevolare la visibilità negli incroci - spiega il consigliere del settimo parlamentino Giuseppe Grazioso - ma questi vengono puntualmente sradicati dai grossi automezzi che corrono a tutta velocità. Si tratta di una situazione insostenibile che deve essere risolta al più presto. Non si può giocare con la sicurezza dei cittadini di questa zona che sono napoletani a tutti gli effetti e hanno pieno diritto a vivere sicuri in casa propria senza il rischio di vedersi precipitare addosso qualche grossa autocisterna». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino