Capri-Anacapri un'odissea: bus con 90 minuti di attesa

Migliaia di turisti sbarcano insieme e parte l'assalto

Capri
L'overtourism affonda Capri. L'ingranaggio dei flussi giornalieri con migliaia di turisti rischia di trasformare completamente la fisionomia dell'isola perla del...

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L'overtourism affonda Capri. L'ingranaggio dei flussi giornalieri con migliaia di turisti rischia di trasformare completamente la fisionomia dell'isola perla del Mediterraneo per il suo perfetto sistema di accoglienza e ospitalità. Non è più rinviabile un rimedio capace di distribuire i flussi turistici evitando il caos per strada, il sovraffollamento sui mezzi pubblici e soprattutto le interminabili, snervanti code di persone che si formano agli stazionamenti di taxi, dove è impossibile trovarne uno libero perché molti prenotati, autobus, funicolare, biglietteria. Sino alla calca di persone che si scontrano in arrivo e in partenza sui moli e le banchine di Marina Grande.

Nella prima domenica post-ferragosto Capri ha toccato il suo punto più basso facendo superare ogni limite e mostrando per la prima volta una cartolina inedita, quella di decine di turisti giornalieri che forse non sapevano nemmeno di trovarsi in una delle strade più eleganti di Capri, in via Vittorio Emanuele, la strada dello shopping griffato, seduti a consumare la loro colazione a sacco sui gradini delle boutique che avevano calato le serrande come per una resa.

A Marina Grande continuavano a sbarcare mezzi e continuavano ad allungarsi le code agli stazionamenti dei mezzi pubblici, dovuto all'arrivo di jet, aliscafi, traghetti che provengono da ogni località limitrofe, da Napoli, penisola sorrentina, costiera amalfitana e da qualche giorno anche da Sapri. Tutto il movimento si concentra dalle 8 alle 14 mandando in tilt anche il traffico veicolare, le uniche tre strade che collegano il porto con Capri, Anacapri e Marina Piccola. E nonostante le ordinanze di divieto firmate dal sindaco Marino Lembo negli ultimi giorni il caos in questo fine settimana si è ripetuto, con attese che toccano i 60-70 minuti, e perfino 90 in alcuni casi, per poter salire sulla funicolare e su un mezzo pubblico e raggiungere Capri ed Anacapri. Dagli uffici delle società di trasporto ATC e Funicolare precisano che le file non sono a loro imputabili.

Il capo movimento dichiara: «Ogni 10 minuti mandiamo bus a Marina piccola che spesso sono bloccati nella percorrenza dal traffico dovuto a taxi o da macchine private. Sui nostri pullman inviati dalla Regione possono entrare 22 passeggeri, sui nostri Atc ne possono trasportare 30, mentre per il percorso per Anacapri il problema del traffico si fa sentire di più in quanto in strada ci sono camion e più macchine private e quindi si rallenta la corsa, cosa che prima nel passato non succedeva. Apriamo alle 5 e chiudiamo alle 2 di notte. Gli orari, poiché siamo mezzi pubblici, sono pubblicati ed esposti così come prevede il regolamento, per le file quindi la responsabilità va ricercata altrove».

La funicolare parte alle 6.25, l'ultima corsa alle 22.45 in concomitanza con l'arrivo della nave delle 21.35 da Napoli. Nelle ore di punta la funicolare effettua una corsa ogni 7 minuti tra tempo di percorrenza e carico/scarico dei passeggeri con una portata di 640 persone-ora. «Anche in questo caso - dicono dalla società - le code toccano decine di minuti ma non sono dovute a nostre inadempienze».

Il sindaco Marino Lembo ha denunciato in ogni sede il fenomeno dilagante dell'overtourism «che ha paralizzato di fatto la fruizione dei servizi pubblici prevalentemente per i cittadini isolani e pendolari, costretti a lunghe file e numerosi disagi anche per spostamenti per motivi di lavoro e di salute sia via mare che via terra. Si tratta di una grave restrizione e limitazione dei diritti costituzionali, come mobilità e continuità territoriale, diritti calpestati». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino