Marevivo lancia una petizione su Change.org per chiedere ai Comuni di Capri e Anacapri, alla Direzione Marittima di Napoli, all'Ufficio Circondariale Marittimo di Capri, al...
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Le azioni individuate dall'associazione in collaborazione con CapriExcellence, Federalberghi Capri, Forum dei Giovani dell'Isola di Capri, Legambiente Capri, Tavolo del Mare e Yatch Club Capri sono: la riduzione con il relativo controllo della velocità di navigazione per tutti i natanti privati e pubblici a 6 nodi nella zona di mare fissata in 500 metri dalle coste alte o a picco e 1000 metri dalle spiagge, allo scopo di non arrecare disturbo all'attività di balneazione (con rumore, moto ondoso ecc...), e l'accosto attraverso i corridoi di lancio ad una velocità non superiore ai 3 nodi.
E ancora: l'allargamento dei campi boe nella baia di Marina Piccola e Marina Grande per preservare le zone di mare riservate alla balneazione; la chiusura al traffico a motore di alcune grotte (a parte la Grotta Azzurra, già regolamentata), veri monumenti naturali dell'Isola, maggiormente prese d'assalto (due ricadenti nel Comune di Capri: Grotta Bianca e Grotta dei Pescatori; due nel Comune di Anacapri: Grotta Verde e Grotta dei Santi). (segue)
«Rispetto alle richieste della petizione faremo la nostra parte, ma chiediamo anche al ministro di fare la sua - dichiara Paola Mazzina, Assessore all'istituenda Amp di Capri - Prima di avviare l'iter per la convocazione di un consiglio comunale monotematico a Roma e di organizzare manifestazioni di protesta, rinnoviamo a Sergio Costa la richiesta di riferirci con chiarezza se, quando e con quali strumenti giuridici intende realmente istituire l'area marina protetta».
«Capri non può più aspettare e non ci possiamo fermare. L'obiettivo più alto al quale puntiamo è quello di avere l'area marina protetta, ma in questa attesa vanno messe in atto tutte le misure possibili per limitare i danni a un'isola dal valore inestimabile che ci invidiano in tutto il mondo - afferma la presidente di Marevivo Rosalba Giugni - Questa petizione ha un duplice scopo, vuole spingere le istituzioni locali a procedere con azioni già applicabili, ma anche sollecitare il ministro Sergio Costa a portare a termine l'istituzione dell'area marina protetta con le modalità più efficaci e veloci». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino