Capri, estate con la grande folla: «Freniamo gli sbarchi»

Capri, estate con la grande folla: «Freniamo gli sbarchi»
Più controlli. Anche Capri alza la voce per chiedere più sicurezza. Quindicimila sbarchi al giorno a metà giugno sono tanti, troppi, se si considera che...

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Più controlli. Anche Capri alza la voce per chiedere più sicurezza. Quindicimila sbarchi al giorno a metà giugno sono tanti, troppi, se si considera che l'altissima stagione da queste parti deve ancora iniziare. Code dappertutto, per la funicolare, per il bus, per un caffé al bar. E poi nel caos, come sempre capita, si moltiplicano anche le truffe e i furti. A lanciare l'allarme è l'Unione Consumatori ma, diciamolo subito, il presidente, l'avvocato Teodorico Boniello, si è solo fatto portavoce di un malessere complessivo ben noto sul territorio dei due comuni isolani. «Siamo consapevoli - ha spiegato Boniello - che tutti i presìdi territoriali fanno il loro dovere; il fatto è che sono pochi per controllare flussi impressionanti di persone. Ecco perché abbiamo chiesto al Prefetto un immediato invio di altro personale in modo da poter presidiare il territorio h24, anche di notte. Sì, perché qui d'estate la vita non si ferma mai».

L'Unione Consumatori ha reso noti anche i tentativi di truffe ai danni di anziani e di esercizi commerciali. «A Capri - spiega Boniello - il terreno è fertilissimo da questo punto di vista. Gli anziani in casa sono tanti ed è facile farli preoccupare con telefonate che richiedono esborsi per tirare fuori dai guai propri congiunti. Una signora ha pagato 5mila euro per ritirare un pacco di un finto nipote che dal telefono diceva di essere dovuto partire improvvisamente e che non aveva potuto aspettare il suo arrivo». Storie da metropoli che cominciano a diffondersi anche nei vicoletti dell'isola. «Siamo troppi - sbotta il sindaco Marino Lembo - su un territorio molto piccolo, questa è la verità. E il nodo di questa situazione è sicuramente il porto di Marina Grande. Un imbuto infernale dove ogni giorno arrivano migliaia e migliaia di persone, centinaia e centinaia di barche, tender di navi da crociera, merci. Stiamo valutando dei provvedimenti ad hoc, non abbiamo nessuna intenzione di continuare a vedere questo caos». Quali provvedimenti? Marino Lembo alza l'asticella. «Al porto arrivano mezzi di linea sempre più grandi e da ogni dove: Napoli, Sorrento, Ischia, Costiera amalfitana, litorale flegreo. Si autorizzano corse e anche rinforzi e tutti viaggiano pieni. E poi ci sono le imbarcazioni mascherate da charter, ma che in realtà effettuano un vero servizio di linea. Ogni barca - sottolinea il sindaco - scarica 12-15 persone. Per ogni cento di queste barche, che arrivano a getto continuo, parliamo di 1200 persone. Ecco che il caos prende forma e Marina Grande diventa l'epicentro di una situazione assolutamente ingestibile». Il Comune guarda al mare, dunque. «Così non si può andare avanti. Oggi abbiamo finito di montare le barriere di boe a Marina Piccola, ora le invocano tutti mentre lo scorso anno tutti le criticavano. Non resteremo con le mani in mano». 

Pochi gruppi organizzati, tanti visitatori singoli. La pandemia ha sconvolto completamente i modi di viaggiare. Fino a qualche anno fa a Capri, come in penisola sorrentina, si vedevano quasi esclusivamente gruppi guidati; oggi solo famiglie e coppie, che anche per mare come per terra preferiscono muoversi singolarmente: ecco spiegato il fenomeno dei charter e del moltiplicarsi di auto a noleggio con e senza conducente sulle statali della costa campana. In pratica per molti versi l'appello al prefetto lanciato ora da Capri fa eco a quello lanciato dal sindaco di Sorrento, Massimo Coppola, poche settimane fa. Per fronteggiare in sicurezza questi flussi di persone occorre presidiare con maggiore continuità il territorio. «Il nostro impegno - spiega l'ammiraglio Pietro Vella, direttore marittimo della Campania - è costante sia a Marina Grande che lungo la costa dell'isola. Due motovedette e 40 uomini e donne svolgono servizi e sono massicciamente impegnati nella prevenzione. È solo grazie al lavoro del Circomare della Guardia Costiera se si riesce ad assicurare gli accosti commerciali e turistici che avvengono senza soluzione di continuità. Capri è attenzionata e lo sarà sempre di più nei prossimi giorni». 

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Il Mattino