Per tutta la notte di mercoledì 30 settembre la famosissima Piazzetta di Capri si è trasformata in un set cinematografico, a partire dalle 18, per una scena...
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Sorrentino aveva già omaggiato pubblicamente il grande calciatore nella notte degli Oscar 2014, dopo aver riportato la famosa statuetta in italia, per "La grande Bellezza", nel suo discorso aveva ringraziato le sue fonti d’ispirazione: i Talking Heads, Federico Fellini, Martin Scorsese e proprio Diego Armando Maradona.
L'ultimo film di Sorrentino si muove sul filo della memoria per il regista, in particolare gli anni '80, con tante scene girate a Napoli e luoghi della costiera tra cui Capri. Erano anni in cui l’isola aveva un aspetto molto diverso da quello attuale, ma il suo fascino legato al glamour e alle personalità del mondo dello sport e dello spettacolo era già molto forte. Molti ricordano la presenza costante sull’isola azzurra, in quel periodo, dell’allora presidente del Napoli Calcio Corrado Ferlaino, che aveva proprio un grande appartamento all’ultimo piano di Palazzo Cerio, con terrazze che affacciavano sulla piazzetta di Capri a ridosso delle scale della chiesa.
Proprio le scalette della Piazzetta hanno assunto per qualche ora una fisionomia diversa, spoglie delle fioriere con il verde della macchia mediterranea, che adorna la scalinata da circa 30 anni.
La piazzetta di Capri nella sua versione anni 80, ha permesso a molti passanti di fare un vero e proprio tuffo nel tempo, quando i tendalini dei bar erano a strisce colorate ed i ritmi sicuramente più blandi. Le riprese sono proseguite per tutta la notte, con un lavoro di coordinazione tra le attività, negozi, bar e amministrazione gestito mirabilmente dalla Location Manager Michela Giovinetti.
Ieri mattina, infatti, la piazzetta già alle 3 aveva riassunto le sue consuete sembianze ed ogni cosa era rientrata al propio posto. Un lavoro possibile grazie ad un coordinamento avvenuto prima con il sindaco di Capri Marino Lembo, l’assessorato al Turismo e il supporto del consigliere Ludovica di Meglio. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino