Ancora demolizioni ad Anacapri, È iniziato ieri sera e continua oggi ad Anacapri l'abbattimento di un immobile edificato abusivamente nella zone della Migliera, fuori...
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Il sindaco Alessandro Scoppa aveva scritto il 3 marzo al prefetto per evitare la demolizione perché, in un periodo di emergenza come quello attuale, è difficile reperire una nuova abitazione per ospitare la famiglia oggetto del provvedimento. «La famiglia che si trova senza un tetto si rivolgerà all'amministrazione comunale per chiedere una sistemazione abitativa. Reperire abitazioni per ospitare le famiglie oggetto di demolizioni della propria ed unica casa non è cosa semplice, in un territorio così limitato come la nostra isola», aveva scritto il sindaco Scoppa. L'abbattimento in proprio è stato deciso dai proprietari perché l'importo da pagare alla ditta incaricata era di alcune decine di migliaia di euro, un onere che una famiglia di modeste condizioni economiche non poteva affrontare. Da Napoli questa mattina è arrivata anche una unità di polizia inviata dalla Questura per evitare problemi di ordine pubblico perché ad Anacapri cresce il malumore in quanto l'episodio arriva in un momento di piena emergenza abitativa e anche perché capita in coincidenza dell'emergenza coronavirus che mette a rischio anche la stagione turistica sull'isola.
Il sindaco Scoppa con il vicesindaco Franco Cerrotta e la giunta comunale sta approntando un documento da inviare a tutti gli enti interessati mentre il malumore serpeggia fra gli abitanti di Anacapri ed i destinatari degli abbattimenti che avevano costituito un «Comitato per il Diritto alla Casa» per trovare soluzioni che scongiurassero gli abbattimenti ed il diritto ad una casa Leggi l'articolo completo su
Il Mattino