CAPRI - Si conclude oggi una settimana ricca di eventi sull'isola azzurra, in occasione del Prix Italia giunto alla sua settantesima edizione, ritornato a Capri dopo ben 70...
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Tante le anteprime insieme ai laboratori e workshop universitari che hanno portato sull'isola diversi attori e produttori da Alessandro Gassman e Carolina Crescentini insieme a tutto il cast de “I Bastardi di Pizzofalcone” con lo scrittore della serie Maurizio De Giovanni ed il regista Alessandro D'Alatri, sull'isola per presentare la seconda edizione. A Capri anche Domenico Iannaccone per la presentazione del programma d'inchiesta “I dieci comandamenti” e il regista Roberto Andò con l'attore Renato Carpentieri per l'anteprima del film produzione Rai “Una storia senza nome”. Presentato anche il programma “Eroi di strada”il racconto delle periferie d'Italia attraverso i protagonisti, un viaggio che inizia con la periferia nord di Napoli tra Scampia e Secondigliano con protagonisti della prima puntata Antonio Prestieri e Antonia Truppo, presenti nell'anteprima presso il teatro Quisisana.
Numerosi i premi assegnati nel corso di questa edizione, ad aggiudicarsi il Premio Speciale Presidente della Repubblica e quello per la Categoria Web Factual: “Tv for the sake of living: #on the night of August 31”, firmato dalla Nhk giapponese, sul tema del suicidio tra i giovani. Di segno opposto – una commedia romantica interattiva di cui decidere l’esito – è “Appdate” della portoghese Rtp, che vince nella sezione Web Enterteinment. Dedicato ai nuovi media anche il premio speciale per le Cross-Platform: a imporsi è “Civilisation Festival” della Bbc, un progetto che coinvolge l’emittente inglese e musei, gallerie, biblioteche e archivi. In questa sezione, ultima ad essere istituita, anche un po’ di Italia: una Menzione Speciale è per “Cronache di un sequestro” del gruppo Gedi/Repubblica che ricostruisce i giorni del sequestro Moro unendo alla parola scritta le immagini e i linguaggi sul sito del quotidiano.
Alla doppietta giapponese l’Europa risponde aggiudicandosi le sezioni Radio e Tv. E nella categoria Radio Documentary e Reportage la Rai torna a vincere il Prix Italia: lo fa con “Il sottosopra” di Radio3, un viaggio sonoro nelle miniere della Sardegna, accompagnato da chi ha vissuto quei luoghi. ll premio per il Radio Drama va in Francia, ad Arte Radio, per “Mon prince viendra”, una fiction radiofonica di genere comico romantico.
Bandiera finlandese, infine, sulla categoria Radio Music: è “Queen of the cold land” della Yle un’opera radiofonica che riflette sul senso di un’identità nazionale.
Per la Tv, doppietta olandese della Npo: nelle Performing Arts con “Etgar Keret, based on a true story”, un’immersione nell’immaginario del protagonista tra reale e assurdo; e in Tv Documentary con “Alicia”, che segue per tre anni una bambina senza famiglia e dal destino incerto. L’Italia – ancora con Gedi Digital – torna protagonista nel Premio Speciale Signis: vince con il documentario “Un unico destino. Tre padri e il naufragio che ha cambiato la nostra storia” che racconta le vicende di alcuni sopravvissuti alla tragedia marina dell’ottobre 2013 al largo di Lampedusa. Sempre per Gedi, Menzione Speciale al doc “Daphne. Chi era Daphne Caruana Galizia e perché è stata uccisa?”, sul recente omicidio della giornalista investigativa maltese.
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Il Mattino