Napoli, 400 frigoriferi nel carcere di Poggioreale: «Ma dove sono i soldi per rimodernare?»

Napoli, 400 frigoriferi nel carcere di Poggioreale: «Ma dove sono i soldi per rimodernare?»
Sono già 400 i frigoriferi installati nelle celle dei padiglioni del carcere di Poggioreale. Un numero importante che va a sopperire alle esigenze dei detenuti che,...

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Sono già 400 i frigoriferi installati nelle celle dei padiglioni del carcere di Poggioreale. Un numero importante che va a sopperire alle esigenze dei detenuti che, già da tempo, ne avevano fatto richiesta. Questa mattina, la visita della direttrice del carcere Maria Luisa Palma, dell’assessore alle Politiche Sociali della Regione Campania Lucia Fortini e del Garante Samuele Ciambriello, ha avuto lo scopo di verificare che tutto funzionasse nel modo corretto. Un controllo, delle condizioni dei detenuti e delle celle in cui sono ospitati, necessario a raccogliere anche le loro opinioni.

 
«Qui si tocca con mano la sofferenza – affermano l’assessore Fortini e la direttrice  Palma – che solo in parte appare all’esterno. Con questi piccoli gesti, seppure simbolici, intendiamo dimostrare la nostra vicinanza a chi vive tra queste quattro mura. Vicinanza che proviamo anche grazie ai 300mila euro di finanziamenti che siamo pronti ad erogare per attività e progetti soprattutto all’esterno».

Idee e programmi di sostegno che mirano a migliorare la vita di chi all’esterno cerca di reinserirsi nel mondo del lavoro. Ma dentro intanto, restano i soliti problemi legati al sovraffollamento delle celle.

«Io denuncio continuamente la condizione di invivibilità di questo carcere. Ma sono ancora curioso di sapere dove sono i 12 milioni di euro stanziati dal ministero per le infrastrutture, per allargare e migliorare gli spazi a disposizione. Con quei soldi si potrebbe fare tanto per questi detenuti che attualmente, vivono in condizioni di forte disagio. Resta ancora un esubero di 510 unità. Quella del frigo è solo una piccola cosa per noi, ma può valere tanto. Soprattutto in termini economici e di risparmio. C’è ancora tanto da fare, questo è certo, ma siamo sulla buona strada».
 
 
 
 
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Il Mattino