Cardarelli-Niguarda, confronto di esperienze a Napoli

Cardarelli-Niguarda, confronto di esperienze a Napoli
Eccellenze a confronto sull'asse Milano-Napoli. I camici bianchi dell'Azienda ospedaliera Cardarelli incontreranno domani i colleghi dell'ospedale metropolitano...

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Eccellenze a confronto sull'asse Milano-Napoli. I camici bianchi dell'Azienda ospedaliera Cardarelli incontreranno domani i colleghi dell'ospedale metropolitano Niguarda di Milano, e condivideranno con loro l'organizzazione e le best practice messe in campo per governare due tra le più grandi e complesse azienda ospedaliere della sanità italiana. L'incontro è frutto di un protocollo d'intesa firmato nel febbraio di quest'anno dai direttori generali Ciro Verdoliva e Marco Trivelli, con il sostegno dei governatori De Luca e Fontana. «L'obiettivo di questo protocollo d'intesa - sottolinea il direttore generale del Cardarelli Ciro Verdoliva - è quello di creare sinergie e instaurare collaborazioni, trasferire quanto di buono si è realizzato nel tempo e sfruttare le conoscenze altrui per crescere e innovarsi reciprocamente. Per questo i medici di entrambe le aziende ospedaliere sono al lavoro da mesi, tra Napoli e Milano, su aree omogenee, unità operative e confronti puntuali. Così da approfondire quanto di buono c'è nelle due organizzazioni e, allo stesso tempo, importare pratiche consolidate che possano migliorare la qualità dell'assistenza. Il confronto prende spunto dalle molte similitudini, sia strutturali che di attività, che legano le due aziende. Il Cardarelli ha tante eccellenze che possono essere prese ad esempio e anche modelli gestionali che possono essere di ispirazione per altre realtà. Sono certo però che dalla collaborazione con il Niguarda - un modello della sanità italiana - integreremo e miglioreremo il nostro bagaglio così da arricchire la nostra qualità assistenziale». Al termine della due giorni di lavoro, l'aula Moriello del Cardarelli accoglierà (martedì alle ore 11,00) la conferenza stampa alla quale prenderanno parte il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. «Il Niguarda e il Cardarelli sono due grandi ospedali pubblici con quasi un secolo di storia e di assistenza - commenta Marco Trivelli, direttore generale del Niguarda di Milano -. E sono molto simili: entrambi sono sede di tutte le specialità cliniche; entrambi sono ospedali di riferimento metropolitano e regionale per le urgenze e per settori particolari, come il trattamento delle grandi ustioni, la medicina iperbarica e il centro antiveleni; hanno dimensioni simili. Inoltre, sebbene non siano né poli universitari né istituti di ricerca (IRCCS), Niguarda e Cardarelli conducono attività di ricerca clinica e di base in collaborazione con Università e centri di ricerca internazionali e rappresentano un grande polo di attrazione per la formazione post specialistica. Ho riscontrato nei colleghi del Cardarelli una determinazione profonda a migliorare e sono ammirato dei progressi ottenuti: anche questo orientamento ad evolvere per migliorare i livelli di cura accomuna i professionisti delle due strutture. Per l'insieme di queste affinità strutturali e culturali, il confronto organizzativo e clinico si prospetta particolarmente ricco».


Da domani focus tematici, martedì conclusioni De Luca e Fontana (ANSA) - NAPOLI, 25 NOV - Eccellenze a confronto sull'asse Milano- Napoli. I camici bianchi dell'Azienda ospedaliera Cardarelli incontreranno domani i colleghi dell'ospedale metropolitano Niguarda di Milano, e condivideranno con loro l'organizzazione e le best practice messe in campo per governare due tra le più grandi e complesse azienda ospedaliere della sanità italiana. L'incontro è frutto di un protocollo d'intesa firmato nel febbraio di quest'anno dai direttori generali Ciro Verdoliva e Marco Trivelli, con il sostegno dei governatori De Luca e Fontana. «L'obiettivo di questo protocollo d'intesa - sottolinea il direttore generale del Cardarelli Ciro Verdoliva - è quello di creare sinergie e instaurare collaborazioni, trasferire quanto di buono si è realizzato nel tempo e sfruttare le conoscenze altrui per crescere e innovarsi reciprocamente. Per questo i medici di entrambe le aziende ospedaliere sono al lavoro da mesi, tra Napoli e Milano, su aree omogenee, unità operative e confronti puntuali. Così da approfondire quanto di buono c'è nelle due organizzazioni e, allo stesso tempo, importare pratiche consolidate che possano migliorare la qualità dell'assistenza. Il confronto prende spunto dalle molte similitudini, sia strutturali che di attività, che legano le due aziende. Il Cardarelli ha tante eccellenze che possono essere prese ad esempio e anche modelli gestionali che possono essere di ispirazione per altre realtà. Sono certo però che dalla collaborazione con il Niguarda - un modello della sanità italiana - integreremo e miglioreremo il nostro bagaglio così da arricchire la nostra qualità assistenziale». Al termine della due giorni di lavoro, l'aula Moriello del Cardarelli accoglierà (martedì alle ore 11,00) la conferenza stampa alla quale prenderanno parte il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. «Il Niguarda e il Cardarelli sono due grandi ospedali pubblici con quasi un secolo di storia e di assistenza - commenta Marco Trivelli, direttore generale del Niguarda di Milano -. E sono molto simili: entrambi sono sede di tutte le specialità cliniche; entrambi sono ospedali di riferimento metropolitano e regionale per le urgenze e per settori particolari, come il trattamento delle grandi ustioni, la medicina iperbarica e il centro antiveleni; hanno dimensioni simili. Inoltre, sebbene non siano né poli universitari né istituti di ricerca (IRCCS), Niguarda e Cardarelli conducono attività di ricerca clinica e di base in collaborazione con Università e centri di ricerca internazionali e rappresentano un grande polo di attrazione per la formazione post specialistica. Ho riscontrato nei colleghi del Cardarelli una determinazione profonda a migliorare e sono ammirato dei progressi ottenuti: anche questo orientamento ad evolvere per migliorare i livelli di cura accomuna i professionisti delle due strutture. Per l'insieme di queste affinità strutturali e culturali, il confronto organizzativo e clinico si prospetta particolarmente ricco».
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Il Mattino