Proteste all’ospedale Cardarelli. Da questa mattina, all’interno della cittadella sanitaria, sono comparsi striscioni e cartelloni esposti dal personale...
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«Siamo pronti a mettere in campo nuove azioni di mobilitazione- spiegano i lavoratori dell’American Launfdry - abbiamo saputo che una parte dei sindacati che stanno intervenendo per la nostra contrattazione hanno accettato delle condizioni che prevedono la riduzione da 40 a 30 ore lavorative e contratti di apprendistato che penalizzano fortemente noi dipendenti». Al centro delle polemiche sollevate dai dipendenti che verranno inclusi nel nuovo appalto, ci sono le nuove condizioni contrattuali che potrebbero disattendere le promesse fatte mesi fa dalla ditta entrante riguardo il mantenimento delle stesse ore lavorative e, di conseguenza, degli stessi stipendi.
«Più trasparenza nell’appalto» si legge sugli striscioni esposti dai lavoratori e rivolti anche alla Soresa, la società regionale per la Sanità coinvolta nella gestione dell’incarico riguardo i servizi di lavanderia negli ospedali dell’Asl Napoli 1. «La ditta che è subentrata alla American Laundry dovrebbe rispettare gli accordi e non lasciare tutto all'approssimazione, visto che ha vinto una gara- dichiara Antonio Di Nardo del coordinamento aziendale Cobas per la Sanità - la Soresa dovrebbe garantire sia la trasparenza che i livelli salariali in una contrattazione che con il tempo sta diventando unilaterale a vantaggio della ditta subentrata che dopo essersi aggiudicata l’appalto, sta facendo un gioco al ribasso per risparmiare soldi senza rispettare i diritti dei lavoratori».
Sulla vicenda è stata redatta un’interrogazione sottoscritta da Valeria Ciarambino e Gennaro Saiello, consiglieri regionali pentastellati che hanno anche preparato un “Question time” da sottoporre al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca e all’assessora regionale al Lavoro, Sonia Palmeri. «Abbiamo preparato una documentazione per avere chiarimenti sul fronte della situazione occupazionale dei lavoratori dell’Amercian Laundry e anche sulla gestione più specifica degli appalti nell’ambito sanitario – spiega Saiello, membro della commissione regionale “Lavoro e attività produttive” - la clausola sociale nel passaggio dell’appalto da una ditta alla nuova, andava rispettata e invece questo non è accaduto come ha certificato l’ispettorato del Lavoro, il punto è mettere a fuoco chi doveva sorvegliare sull’applicazione della clausola sociale e l’ inquadramento contrattuale».
Lunedì prossimo, è previsto un incontro all’interno dell’ospedale Cardarelli tra i dipendenti dell’Amercan Laundry, uno dei commissari prefettizi, la nuova ditta appaltatrice, i sindacati coinvolti e la direzione del presidio. «Come ospedale, non abbiamo un ruolo, né la possibilità di intervenire in questo passaggio di appalto- ha chiarito Giuseppe Longo, direttore generale del Cardarelli- però riteniamo sia importante ridimensionare il clima di tensione e scontro che si è venuto a creare in questi mesi, accogliendo tutte le parti coinvolte in questa contrattazione per cercare di raggiungere un’armonia». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino