Bimbo massacrato di botte a Cardito, Tony resta in carcere: «Ho perso la testa, Vale ha cercato di fermarmi»

Bimbo massacrato di botte a Cardito, Tony resta in carcere: «Ho perso la testa, Vale ha cercato di fermarmi»
«Sono uscito di casa e ho comprato una pomata in farmacia, volevamo medicarli». Così Tony Essoubti Badre al giudice, stamane, durante l’udienza di...

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«Sono uscito di casa e ho comprato una pomata in farmacia, volevamo medicarli». Così Tony Essoubti Badre al giudice, stamane, durante l’udienza di convalida del fermo per l’omicidio del piccolo Giuseppe, a Cardito. Dopo il pestaggio, dunque, il 24enne è uscito di casa ed è poi rientrato con un farmaco, nel tentativo vano di medicare il bambino e sua sorella. L’uomo ha confermato di avere ucciso il figlio della compagna usando una mazza: «Il manico della scopa era già rotto e me ne sono servito. Ho colpito i bambini con calci e pugni, ho perso la testa, sono distrutto», ha detto al giudice per le indagini preliminari di Napoli Nord. 

 
Tony ha anche parlato della compagna, Valentina Casa, che avrebbe cercato di fermarlo, ma senza riuscirci. Il 24enne venditore ambulante ha raccontato anche della difficile convivenza con la donna, madre di tre figli avuti da un'altra relazione, con cui aveva frequenti dissidi. «Ma volevo bene ai ragazzi come fossero miei - ha spiegato - È solo che, quando hanno distrutto la cameretta, in particolare la sponda del letto acquistata con tanti sacrifici, ho perso la testa». 
 
Resta un «buco» di due ore tra l'aggressione e il momento in cui è stata chiamata l'ambulanza per soccorrere i due bambini. Non è stata subito chiamata l'ambulanza e, quando questo è stato fatto, è stato riferito di un incidente domestico e i due mezzi, un'automedica giunta da Caivano e un'autoambulanza da Frattamaggiore, sono entrambi partiti in codice giallo. «Sono trascorse due ore e forse il bambino si poteva salvare», ha riferito il difensore del 24enne.

Il giudice ha convalidato il fermo del pm Paolo Izzo e ha emesso ordinanza di custodia cautelare in carcere. Sessoubti è difeso dall’avvocato Michele Coronella che non ha chiesto misura alternative rimettendosi alla decisione del gip Santoro.
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Il Mattino