Carfagna attesa a Napoli, sopralluogo a Palazzo Fuga in vista del restauro

Carfagna attesa a Napoli, sopralluogo a Palazzo Fuga in vista del restauro
Avanti nella riqualificazione dell'ex Albergo dei poveri. Il ministro per il Sud, Mara Carfagna, domani mattina arriva a Napoli e nel pomeriggio fa tappa a...

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Avanti nella riqualificazione dell'ex Albergo dei poveri. Il ministro per il Sud, Mara Carfagna, domani mattina arriva a Napoli e nel pomeriggio fa tappa a palazzo Fuga. E il sopralluogo diventa l'occasione per presentare le proposte di restyling raccolte via mail nei giorni scorsi, dopo il webinar aperto a tutti organizzato per sostenere la valorizzazione dell'edificio tra i più grandi di Europa. 

Un progetto consiste nel trasferire la Biblioteca nazionale, con i suoi due milioni di volumi stretti nelle sale del Palazzo reale: un’idea rilanciata più volte durante la consultazione online, che fa già parte delle proposte valutate anche dal ministro alla Cultura, Dario Franceschini. «È una delle principali, probabilmente vincente» tra le destinazioni d’uso del complesso monumentale in piazza Carlo III. «Ci siamo fermati proprio in vista della giornata di ascolto», è quanto spiegato dal segretario generale del dicastero, Salvatore Nastasi, nel corso del dibattito che ha visto la partecipazione di quattro candidati a sindaco assieme a rappresentanti delle istituzioni, delle associazioni, dei sindacati.

Progettato nel 1751 dall’architetto Ferdinando Fuga, l'edificio potrebbe ospitare anche laboratori per i giovani, servizi per gli indigenti, reperti e dipinti custoditi nei depositi dei musei, archivi storici, aule studio e residenze universitarie, uffici pubblici e centri di orientamento per il lavoro e per la digitalizzazione. E poi, la biblioteca di Gerardo Marotta, le creazioni sartoriali di Enzo Canzanella, una galleria borbonica, un hub per la creatività e le eccellenze, la biennale dell’arte. un Lincoln Center come a New York coinvolgendo il maestro Riccardo Muti. Tante le proposte all'esame. Cento i milioni previsti nel Recovery Fund, che sembrano già non bastare. La visita organizzata per domani è l'occasione per fare il punto su tutto e un altro passo verso l'accordo di programma da siglare tra ministeri e Comune in modo da dare alla città una certezza agli investimenti.

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Il Mattino