Una due giorni tutta napoletana per Carlo di Borbone, erede delle Due Sicilie, arrivato in città in occasione della celebrazione dei 120 anni dalla morte di Francesco II di...
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Trecento persone hanno accolto con un lungo applauso l'ingresso in chiesa di Carlo di Borbone, arrivato con una rappresentanza di cavalieri e dame dell'Ordine Costantiniano di San Giorgio, una delegazione di allievi della scuola militare «Nunziatella», guidata dal Comandante, colonnello Valentino Scotillo, dove poi Carlo di Borbone si è recato in visita questa mattina.
Il consigliere comunale di Caserta Luigi Cobianchi, in rappresentanza del sindaco Pio Del Gaudio. Gennaro De Crescenzo, presidente del Movimento Neoborbonico, organizzatore della cerimonia, ha ricordato la figura di Francesco II.
Per Carlo di Borbone, applaudito da un centinaio di neoborbonici all'arrivo in chiesa, il suo antenato «fu il primo dei milioni di emigranti meridionali, e lasciò tutti i suoi averi al popolo napoletano». Dopo la cerimonia Carlo di Borbone ha preso parte ad un pranzo offerto dall'Ordine Costantiniano di San Giorgio a 70 poveri nella chiesa di S. Lucia a Mare.
Ieri nel corso di una visita a San Gregorio Armeno, ha ricevuto in dono un busto di Francesco II, opera di Errico Napolitano, che comparirà quest'anno, miniaturizzato, tra i pastori della celebre strada dei Presepi. Carlo di Borbone, dopo aver visitato il Corpo di Napoli, con una passeggiata tra monumenti e botteghe storiche, ha fatto visita all'Archivio Storico di via Scarlatti (angolo via Morghen) al Vomero, accolto dal padrone di casa Luca Iannuzzi e dalla consorte Debora Di Meo.
Un brindisi e un banchetto regale in un luogo cittadino consacrato alla cultura borbonica, alla storia e in cui vengono raccontati tutti quei primati che hanno reso grande il Sud.
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Il Mattino