Carpine d'argento, al Festival dei corti protagonista l'immigrazione

Carpine d'argento, al Festival dei corti protagonista l'immigrazione
Visciano. Immigrazione: problema o risorsa? Una domanda sempre attuale dalla risposta non facile. Un dilemma su cui si confrontano e scontrano politici, associazioni, cittadini...

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Visciano. Immigrazione: problema o risorsa? Una domanda sempre attuale dalla risposta non facile. Un dilemma su cui si confrontano e scontrano politici, associazioni, cittadini con posizioni diverse, contrapposte e che di fatto lasciano tutto in mano alla disperazione di quegli uomini, quelle donne, quei bambini che cercano un futuro e diventano un ricordo.




Quest’anno parte da Visciano un segnale di speranza e accoglienza con il premio Carpine d’Argento Corti Festival che ha come tema della sua sesta edizione l’immigrazione. Una tre giorni di convegni (5, 6 e la serata finale il 7 giugno) con la premiazione del cortometraggio organizzati dal patron Fioravante Meo e da Radio Carpine, che il prossimo anno festeggerà i suoi primi 40 anni di trasmissioni. Il Carpine d’Argento 2015 è stato assegnato all’ammiraglio Felicio Angrisano, di Torre Annunziata, comandante generale delle capitanerie di porto, profondo conoscitore della problematica migratoria e della normativa internazionale su un tema delicatissimo.



«Ancora una volta abbiamo scelto un tema importante e di attualità - ha spiegato il professor Meo, 88 anni di energia - e lo abbiamo fatto sempre con riguardo all’opera del nostro amatissimo padre Arturo che per i diversi, i deboli, gli immigrati, i disabili ha speso l’intera sua vita».



«Un Premio importante che sceglie sempre problematiche attuali», ha detto il consigliere delegato al Cortifestival Virginia Palmese. «Questa edizione risponde in pieno al messaggio di padre Arturo e di papa Francesco: non avere paura di aiutare gli altri» ha sottolineato padre Egidio Pittiglio, superiore dei Missionari della Divina Redenzione.



Per quanto riguarda i cortometraggi la giuria ha scelto tra i 45 selezionati «L’ospite» del 23enne regista egiziano Mohammed Amin Wahidi. Nima è un richiedente asilo iraniano, che è appena arrivato in Italia dopo tre volte che è stato deportato in Grecia. Per caso incontra Basir, un altro rifugiato, studente e attivista per i diritti dei rifugiati , di fronte alla stazione di Santa Lucia di Venezia che parla la stessa lingua. Basir prende Nima a casa sua per la notte, ma quando arrivano a casa, tutto è cambiato in pochi minuti.



Per la sezione scuola riconoscimento alla«Giustina Rocca» di Trani con il corto «Tutta colpa del Re» per la regia di Giuseppe Massarelli. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino