Napoli, a Pomigliano caschi bianchi nella bufera rischio processo per Giuntoli

Napoli, a Pomigliano caschi bianchi nella bufera rischio processo per Giuntoli
«Inventò una mai avvenuta aggressione fisica ai suoi danni pur di giustificare l'arresto di una persona». Con questa sostanziale accusa il pubblico...

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«Inventò una mai avvenuta aggressione fisica ai suoi danni pur di giustificare l'arresto di una persona». Con questa sostanziale accusa il pubblico ministero di Nola, Antonella Vitagliano, ha chiesto di processare il maresciallo Ettore Giuntoli, fratello del comandante della polizia municipale di Pomigliano, il colonnello Armando Giuntoli. Le accuse: falsificazione del verbale di arresto e calunnia.


L'udienza davanti al gup Martino Aurigemma, il giudice per le udienze preliminari, è stata fissata il 29 giugno. In quell'occasione il magistrato deciderà se rinviare a giudizio o meno l'imputato o se prendere altre decisioni. I fatti contestati risalgono al 29 novembre del 2012 e si consumano a Pomigliano, quando in mezzo alla strada c'è un alterco tra Ettore Giuntoli e un cittadino che stava viaggiando sulla sua bicicletta, Luigi La Gatta. All'epoca i due avevano rispettivamente 44 e 55 anni. Un alterco scaturito da motivi che le decisioni dei giudici chiariranno. Fatto sta che il ciclista, incensurato, viene arrestato sul posto dal maresciallo per aggressione, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

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Il Mattino