Casillo: «Più potere ai Comuni nella gestione della Gori»

Casillo: «Più potere ai Comuni nella gestione della Gori»
«Dopo aver salvaguardato i livelli occupazionali della Gori e risanato il bilancio; azzerato i debiti; aver provveduto all’istituzione degli organismi previsti dalla...

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«Dopo aver salvaguardato i livelli occupazionali della Gori e risanato il bilancio; azzerato i debiti; aver provveduto all’istituzione degli organismi previsti dalla legge; aver continuato nell’opera di investimento di fondi regionali e aver avviato il trasferimento degli impianti alla società, è giunto il momento di aprire una seconda fase finalizzata al superamento dei commissariamenti, al trasferimento delle quote della Regione ai Comuni e quindi alla conseguente collocazione della società sotto il diretto controllo dei Comuni. Per la Gori, che opera tra l’area vesuviana e l’Agro nocerino-sarnese, tornare alla gestione pubblica significa potenziare, prima di tutto, il ruolo dei Comuni. L’idea, infatti, è quella di arrivare a una Gori totalmente governata dai Comuni dell’Ato». Lo dichiara in una nota Mario Casillo, capogruppo Pd alla Regione. 


«L’acqua è un bene comune - aggiunge Casillo - e i cittadini, nella persona dei sindaci, devono avere voce in capitolo sulla gestione delle risorse idriche. Per questo, un obiettivo fondamentale sarà una riduzione delle tariffe idriche dell’Ato Nocerino-Sarnese a partire dal 2020. In tal senso, condivido e sostengo la proposta del coordinatore del consiglio di Distretto dell’Ambito Sarnese dell’Ente Idrico Campano Felice Rainone, che ho incontrato in visita istituzionale, che sarà presentata - anticipa Casillo - nella prossima assemblea dell’organismo».
«Ricordo - conclude Casillo - che la riduzione delle tariffe, il ritorno alla gestione pubblica delle società che gestiscono il servizio idrico, l’abbattimento della burocrazia sono i principi cardini della legge regionale, che abbiamo approvato nel 2015, e del referendum sull’acqua pubblica».
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Il Mattino