Il giudice Scognamiglio davanti al Csm: «L'indagine su di me sarà archiviata»

Il giudice Scognamiglio davanti al Csm: «L'indagine su di me sarà archiviata»
NAPOLI - «Sono molto tranquilla. Resto in attesa dei risultati delle indagini, che saranno archiviate sicuramente». Lo dice Anna Scognamiglio, il giudice del Tribunale di...

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NAPOLI - «Sono molto tranquilla. Resto in attesa dei risultati delle indagini, che saranno archiviate sicuramente». Lo dice Anna Scognamiglio, il giudice del Tribunale di Napoli, indagata nell'inchiesta che ha coinvolto anche il governatore della Campania De Luca, al termine della sua sua audizione davanti al Csm.




Scognamiglio è stata ascoltata dalla Prima Commissione di Palazzo dei Marescialli che, a seguito dell'indagine penale, le ha aperto la procedura di trasferimento d'ufficio per incompatibilità ambientale.



Al termine dell'audizione, durata due ore, Scognamiglio ha risposto ad alcune domande dei giornalisti. E parlando con loro ha detto che nella vicenda che la riguarda «non ci sono elementi oscuri, ma è tutto chiaro». «Mi affido alle istituzioni», ha detto ancora. E ancora, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha ribadito di non conoscere il governatore della Campania, se non dagli atti processuali». Il giudice è stato infatti relatore dell'ordinanza con cui il Tribunale di Napoli ha sospeso gli effetti della legge Severino per De Luca, consentendogli di rimanere in carica. Perciò del presidente della Campania dice: «È una parte processuale come tante». E su quel provvedimento di cui è stata relatrice sottolinea che si è trattato di un atto «molto motivato».



Scognamiglio si è fatta assistere davanti ai consiglieri da un difensore, l'avvocato Giuseppe Lucantonio, che parla di un clima «sereno»: «Abbiamo la massima fiducia del Csm».



E a proposito dell'indagine penale spiega che la sua assistita «a breve diventerà parte offesa di un procedimento». Il legale si lamenta poi di come la vicenda che riguarda il magistrato è stata trattata dalla stampa. «Si è parlato di intercettazioni che non c'erano o che riguardavano altri».
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Il Mattino