Caso Quarto, il sindaco Capuozzo ai pm: «Il direttorio M5S sapeva»

Ammissioni, chiarimenti, approfondimenti. Parole che hanno una certa coerenza interna, al punto tale da essere ritenute interessanti, utili, magari destinate a nuove verifiche....

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Ammissioni, chiarimenti, approfondimenti. Parole che hanno una certa coerenza interna, al punto tale da essere ritenute interessanti, utili, magari destinate a nuove verifiche. Eccola la versione resa da Rosa Capuozzo, il sindaco di Quarto al centro dello scandalo giudiziario scoppiato all’interno del Movimento cinque stelle. Non è indagata - questo è noto - e giovedì scorso, il primo cittadino ha parlato da persona informata dei fatti.


Da testimone e potenziale parte offesa di un possibile ricatto ordito dal suo ex consigliere comunale Giovanni De Robbio, la sindaca ha parlato per quasi sei ore. C’è un dato che emerge dallo stretto riserbo investigativo: la Capuozzo ha raccontato di aver sempre tenuto informati i vertici del direttorio su quanto stava accadendo nel suo comune, finendo così col confermare quanto appariva evidente già dalla lettura delle intercettazioni dello scorso novembre. Una evidente marcia indietro rispetto ai silenzi della prima ora, rispetto alla «melina» strategica dei primi confronti con i magistrati.

Giunta al quinto interrogatorio (il primo dinanzi ai carabinieri, gli altri quattro in Procura), posta di fronte all’obbligo di dire la verità, la fascia tricolore si è trasformata in una sorte di superteste. Dinanzi al procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli, (che sta conducendo le indagini assieme al collega aggiunto Filippo Beatrice e al pm Henry John Woodcock), Rosa Capuozzo ha ammesso che c’era stato un travaso di informazioni verso i vertici del movimento grillino. In particolare, si è fatto riferimento a una riunione dello scorso autunno di consiglieri comunali a Quarto: una riunione alla quale prese parte lo stesso senatore Roberto Fico, come responsabile nazionale del movimento.


Possibile che in quella seduta a porte chiuse, nessuno abbia fatto cenno dei veleni di Quarto, in un comune dove il sindaco e un pezzo della sua giunta erano sotto pressione per le trame del consigliere De Robbio? Probabile dunque che proprio sulla riunione tra Fico e i grillini locali, il sindaco abbia fornito chiarimenti e approfondimenti. Il direttorio sapeva, dunque, anche se non è chiaro allo stato attuale di cosa fossero informati e su quale punto vertevano le comunicazioni da Quarto a Roma.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino