Casoria, approvato il Bilancio: la maggioranza divisa dal voto

Casoria, approvato il Bilancio: la maggioranza divisa dal voto
CASORIA. Passa il Bilancio ma non basta per scongiurare la crisi politica al Comune. A fatica arriva il sì allo strumento di regolamentazione finanziaria dell’ente...

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CASORIA. Passa il Bilancio ma non basta per scongiurare la crisi politica al Comune. A fatica arriva il sì allo strumento di regolamentazione finanziaria dell’ente locale – votato solo da 13 dei 16 consiglieri di maggioranza – ma ora la coalizione guidata dal sindaco Pasquale Fuccio è costretta ad un serrato confronto interno prima di varare il conto consuntivo, altro scoglio importante per la tenuta del gruppo. Defezioni pesanti, perché non determinate da impedimenti improvvisi ma a quanto sembra da scelte personali e meditate, l’altra sera in consiglio comunale, ad incominciare da quella dell’ex sindaco Vincenzo Carfora (Italia dei valori), che sulla carta pure è parte integrante della maggioranza. Assenti anche i consiglieri comunali Gennaro Casolaro (indipendente) e Franco Russo (Pd). Quest’ultimo ha mantenuto il dissenso, in atto da alcuni mesi e sfociato con posizioni non sempre coerenti con quelle del partito, insieme con i consiglieri Ivan Ilardi e Carmela Migliore che però alla fine hanno ceduto nonostante le premesse, tutt’altro che positive, della vigilia del consiglio comunale. “Per qualcuno si tratta di assenze ripetute, certamente non contingenti al voto sul Bilancio – dice il sindaco Fuccio – E’ ovvio che la maggioranza con serenità ora è obbligata a fare il punto della situazione: è un atto dovuto dopo circa due anni di gestione amministrativa per valutare i risultati ottenuti e per individuare le strategie per migliorali ma anche per risolvere eventuali criticità. La crisi? Non c’è”. In sintonia Nicola Laezza (Pd), presidente del consiglio comunale: “Siamo pronti a rilanciare il partito e ad intraprendere, con un nuovo congresso cittadino, una gestione ancora più collegiale rispetto a prima, a patto però che non ci siano manovre che nascondino autentiche rese dei conti”. Che, invece, pare siano state puntualmente chieste. E che mirerebbero, da parte dell’ala cosiddetta dissidente del Pd, a quanto sembra, all’azzeramento della giunta, alle dimissioni dello stesso presidente del consiglio e di un alto dirigente dell’ente locale.

Intanto, in attesa di sviluppi, la querelle in atto nella maggioranza determina la replica dell’opposizione con Luisa Marro, capogruppo di Campania Libera: “L’assenza di tre consiglieri comunali ad un appuntamento amministrativo così importante, come l’approvazione del Bilancio di previsione, non può certamente passare in sordina: c’è un problema di tenuta della maggioranza che va affrontato dai suoi stessi rappresentanti quanto prima possibile e in maniera credibile. Anche la mancanza dei revisori dei conti alla discussione aperta nell’assise cittadina è sintomatica delle irregolarità presenti, a nostro avviso, nello strumento di regolamentazione finanziaria. Noi siamo per le battaglie politiche ma c’è già qualcuno che sul Bilancio sta inoltrando le dovute denunce. In ogni caso, questa maggioranza di fatto ha fallito nel programma e negli ideali: stiamo ancora attendendo, infatti, l’apertura dell’asilo nido, dell’isola ecologica e la redazione del Puc”. La consigliera del Movimento 5 Stelle, Elena Vignati, ha abbandonato l’aula al momento del voto. “Dopo aver espresso contrarietà all’approvazione di un atto da cui abbiamo preso le distanze dal primo momento in maniera netta ed inequivocabile, abbiamo ritenuto necessario, per coerenza, di non partecipare al voto”, dice l’esponente grillina. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino