Castellammare. Carabiniere aggredito: gli arrestati confessano e il giudice convalida il fermo. Restano tutti in carcere i quattro aggressori e il ladro del portafoglio di...
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Libero da servizio e in ferie, Ballarò aveva deciso di intervenire per bloccare una rissa scatenata da un tamponamento tra scooter, ma è stato a sua volta aggredito mentre documentava la scena dell'incidente e la lite tra due coppie, qualificandosi come carabiniere. Alle sue spalle era spuntato uno scooter con tre persone del rione Savorito che lo avevano investito e poi picchiato, innescando la reazione di un gruppo di giovani del rione Santa Caterina. L'appuntato era stati ferito a colpi di casco e con un tavolino.
Alla guida dello scooter era arrivato Ferdinando Imparato, 27enne nipote di Salvatore «'o paglialone» il boss del rione Savorito. Alle sue spalle, in sella al motorino, c'erano il 17enne P.D.M., già con precedenti, e il 22enne Giovanni Salvato, tra l'altro entrambi senza casco. Il quarto uomo che si era inserito nel pestaggio è stato individuato nel 19enne Pio Lucarelli, figlio di Giovanni (affiliato al clan D'Alessandro) e nipote del boss detenuto Raffaele Di Somma 'o ninnillo. Resta in cella anche Manuel Spagnuolo, il 42enne accusato del furto. A piede libero, infine, il 47enne reo confesso Antonio Longobardi: fu lui a scagliare il tavolino in alluminio dietro la nuca del carabiniere.
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