Fincantieri: al lavoro con la droga, operai «espulsi» dalla polizia

Fincantieri: al lavoro con la droga, operai «espulsi» dalla polizia
CASTELLAMMARE. Trovati in possesso di droga, alcuni dipendenti di ditte esterne che lavorano per Fincantieri sono stati allontanati dallo stabilimento di via Caio Duilio. È...

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CASTELLAMMARE. Trovati in possesso di droga, alcuni dipendenti di ditte esterne che lavorano per Fincantieri sono stati allontanati dallo stabilimento di via Caio Duilio. È accaduto a Castellammare a seguito di alcuni controlli effettuati dagli agenti del commissariato locale, guidati dal primo dirigente Pasquale De Lorenzo e dal vicequestore Daria Alfieri, all’entrata del complesso. Piccole quantità di hashish che non costituiscono reato ma che fanno scattare una segnalazione alla Prefettura. Dall’azienda hanno confermato, senza comunque entrare nel merito delle indagini delle forze dell’ordine, che i dipendenti dell’indotto fermati dalla polizia sono stati dichiarati «indesiderati» e che ciò comporta il divieto di accesso al cantiere.




Si tratta dell’unico provvedimento che Fincantieri poteva prendere in quanto gli operai lavorano per ditte esterne che si aggiudicano appalti per determinati lavori di allestimento delle navi (dagli arredi agli impianti elettrici).

Il nuovo caso conferma che l’attenzione sullo storico stabilimento è altissima. È in atto, come ha fatto sapere la stessa azienda, una «operazione di pulizia» che coinvolge la Procura di Torre Annunziata e forze dell’ordine. Attività a tutto campo che hanno mostrato i primi risultati nel giugno scorso quando sono state eseguite sei ordinanze di custodia cautelare in carcere per altrettante persone accusate di estorsione nei confronti di ditte dell’indotto di Fincantieri. In attesa dell’inizio del processo e di possibili nuove svolte dopo la conclusione della prima parte dell’inchiesta della magistratura, l’attenzione è massima.



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