CASTELLAMMARE - Raid nella sala giochi, si consegna 16enne stabiese: avrebbe sparato per motivi passionali. Si è costituito nella tarda serata di ieri alla caserma dei...
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Il pistolero della sala giochi, che ha colpito all'addome il suo bersaglio, è un 16enne stabiese figlio di un noto pregiudicato. È rimasto sotto interrogatorio per diverse ore rispondendo alle domande degli inquirenti e raccontando di aver sparato «per una ragazza», dopo aver avuto una violenta discussione con la vittima.
Sempre nella serata di ieri e sempre a Castellammare, altri due minori, di 13 e 14 anni, sono stati fermati dalla polizia in villa comunale mentre avevano dato vita ad una rissa insieme ad altri ragazzini fuggiti all'arrivo delle volanti del commissariato stabiese. I due minorenni dopo il fermo sono stati riaffidati ai genitori, anche perché uno dei due non è neanche imputabile. È emergenza baby gang anche a Castellammare e nell'area stabiese, dopo i tanti episodi avvenuti in pochi giorni. La questione finisce anche sui tavoli politici. «La nostra attenzione è sempre alta ha commentato il sindaco Antonio Pannullo - la criminalità esiste ma bisogna dire che nell'ultimo anno si sono registrati cinque episodi criminali e carabinieri e polizia hanno già assicurato alla giustizia gli autori». Alle parole del primo cittadino stabiese sono seguite anche quelle degli esponenti di opposizione e dei colleghi di partito dello stesso sindaco.
«L'allarme criminalità è una realtà ha detto Gaetano Cimmino, leader del centrodestra - Episodi che non vanno trascurati, la città è allo sbando. E' sbagliatissimo minimizzare con dei numeri quando si parla di sicurezza: anche un solo episodio è troppo per una città che vuole essere turistica». Sempre tra le fila dell'opposizione i consiglieri del Movimento Cinque Stelle hanno presentato una interrogazione per chiedere più sicurezza in città. Sulla questione criminalità anche il segretario cittadino del Pd Nicola Corrado è intervenuto dicendo che «l'amministrazione deve fare di più, bisogna contrastare l'evasione scolastica e sostenere lo sforzo di tante parrocchie e tanti volontari che si prendono cura di centinaia di ragazzi».
E proprio il mondo della politica giovanile ha lanciato nelle ultime ore l'appello dei ragazzi del Forum dei Giovani ai loro coetanei: «deponete le armi, lasciate cadere i coltelli, la nostra vita è sacra». Infine gli stessi attivisti del presidio stabiese di Libera fa appello ad una risposta che «deve partire dalle scuole, biblioteche, centri sportivi e associazioni».
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Il Mattino