«La Sonrisa non si tocca», la marcia verso il Municipio di Sant'Antonio Abate

300 dipendenti del Grand hotel La Sonrisa hanno marciato insieme fino al Municipio di Sant'Antonio Abate

I lavoratori discutono con il sindaco
In 300 questa mattina hanno marciato in corteo per difendere il futuro del loro lavoro. Sono i dipendenti del Grand hotel La Sonrisa di Sant'Antonio Abate, confiscato e...

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In 300 questa mattina hanno marciato in corteo per difendere il futuro del loro lavoro. Sono i dipendenti del Grand hotel La Sonrisa di Sant'Antonio Abate, confiscato e affidato al patrimonio immobiliare del Comune, per lottizzazione abusiva.

L'albergo, con annesso parco ed eliporto, è molto conosciuto - grazie a una trasmissione tv su Real Time - come il Castello del Cerimonie: per le feste nuziali e gli eventi che si organizzano in modo fastoso si contano circa 300 addetti, tra diretto e indotto. Sono tutti esperti del settore ricettivo, che lavorano da decenni nel settore e ora vedono a rischio il proprio posto di lavoro, perché la sentenza di confisca prevede l'abbattimento completo della struttura o l'utilizzo per fini di pubblica utilità.

Stamattina i lavoratori, qualcuno accompagnato dalle famiglie, si sono diretti verso il Municipio, per incontrare il sindaco Ilaria Abagnale alla quale hanno presentato le proprie istanze. 

L'incontro tra la delegazione dei lavoratori e il sindaco di Sant'Antonio Abate non ha chiarito  le incertezze sul futuro del complesso alberghiero. Ma, all'uscita dal Comune, i lavoratori si sono detti fiduciosi e soddisfatti delle rassicurazioni ricevute dal primo cittadino. Hanno, inoltre, affermato che sono consapevoli che i tempi non dipendono dal Comune e che, quindi, bisogna attendere le autorità preposte.

Il primo cittadino di Sant'Antonio Abate ha assicurato che da parte sua farà il possibile per «salvaguardare i livelli occupazionali» spiegando ai lavoratori che al momento anche l'Amministrazione comunale di Sant'Antonio Abate non è a conoscenza di «termini, condizioni e tempistiche» con cui si svolgeranno le operazioni di acquisizione del bene al patrimonio comunale. 

Ai lavoratori tutta l'amministrazione comunale ha manifestato vicinanza e solidarietà: «Come sindaco di Sant'Antonio Abate, ho ribadito ai lavoratori che la vertenza per il riconoscimento dei loro diritti sarà portata su tutti i tavoli istituzionali - ha affermato il sindaco Ilaria Abagnale - Abbiamo ascoltato i lavoratori ed abbiamo preso in carico tutte le loro richieste, che ovviamente saranno riportate agli organi preposti. Come già annunciato nei giorni scorsi, ho personalmente chiesto un incontro al prefetto di Napoli, Michele di Bari, per illustrargli tutte le problematiche connesse all'esecuzione della sentenza. Se finora ho deciso di non commentare la vicenda è solo e soltanto nell'interesse di donne e uomini che, dopo anni di sacrifici e impegno, oggi rischiano il loro posto di lavoro. L'impegno di questa amministrazione, al di là di tutto e nel massimo rispetto delle leggi, sarà quello di provare a salvaguardare i livelli occupazionali di una realtà molto importante per il territorio di Sant'Antonio Abate».

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Il Mattino