Centro per l'autismo, scaduti i contratti: rischio licenziamenti al centro Serapide

«Nella sanità campana servono più tutele per i lavoratori e meno passerelle: il presidente De Luca ha preferito incontrare Miss Italia, anziché 41...

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«Nella sanità campana servono più tutele per i lavoratori e meno passerelle: il presidente De Luca ha preferito incontrare Miss Italia, anziché 41 persone che rischiano di perdere il posto di lavoro e di andare sul lastrico assieme alle loro famiglie». Non usano giri di parole il leader regionale della Fp Cisl Lorenzo Medici e il capo della delegazione della Fp-Cisl Fulvio Pacca, che ieri mattina insieme ai rappresentanti del sindacato autonomo della Fials hanno manifestato sotto la sede della Regione a Santa Lucia per dire no ai 41 licenziamenti programmati a partire da domani per i lavoratori delle strutture sanitarie intermedie Iside, Dedalo e Osiride che fanno capo al gruppo Serapide, che si occupa di assistenza ai malati con problemi psichiatrici, autistici e riabilitativi.

Per evitare questi licenziamenti, ennesima vertenza di questo difficile inizio anno nell'area flegreo-giuglianese, Fp-Cisl e Fials hanno chiesto di essere ricevuti dalla giunta regionale. «Abbiamo atteso invano per cinque ore di fila - tuona il capo-delegazione della Fp-Cisl, Fulvio Pacca , Nessuno si è degnato di convocarci e ascoltare le nostre ragioni. Qui ci sono padri e madri di famiglia che rischiano». Una vicenda che si trascina dagli inizi di dicembre scorso, quando è cessata l'efficacia dei contratti di appalto con l'azienda sanitaria locale Napoli 2 Nord per le strutture sanitarie intermedie «Iside», «Dedalo» e «Osiride» del Centro Serapide. 

Per scongiurare il rischio di mandare a casa tutti gli addetti delle tre strutture chiuse, il Serapide aveva comunicato agli uffici regionali e all'Asl Napoli 2 Nord l'avvio di centri medici di nuova attivazione e la riconversione di altre strutture sanitarie, ma le procedure di accreditamento e le autorizzazioni non sono ancora arrivate. E domani è ufficialmente l'ultimo giorno di lavoro per gli addetti in procedura di licenziamento.

In piazza, ieri mattina, a sostenere la lotta degli addetti e dare manforte alle loro rivendicazioni c'era anche il leader regionale della Fp Cisl Lorenzo Medici. «È arrivato il tempo dice Lorenzo Medici di reinternalizzare alcuni servizi sanitari, come la riabilitazione, la psichiatria, la cura per i pazienti che hanno subito un ictus. L'80 per cento di queste prestazioni mediche è, al momento, in mano ai privati e tali prestazioni fruttano un utile economico di 800 milioni di euro all'anno. Adesso bisogna dire basta ai padroncini, che continuano a fare il bello e il cattivo tempo sulle spalle dei lavoratori e degli stessi pazienti, riportando al pubblico queste attività e potenziando il personale, invece di lasciarlo alla mercè dei pochi che gestiscono questo comparto. È la nuova frontiera di lotta che porteremo avanti nelle prossime settimane, auspicando nel frattempo che questa vicenda si concluda nel migliore dei modi, visto che esistono tutte le condizioni per farlo». 

La soluzione passa per la disponibilità, espressa più volte dalla società capogruppo, di voler avviare tre nuove strutture: Horus, Villaricca Riabilitazione e Via Campania 223. Tutte strutture semiresidenziali per la gestione e la cura dello spettro autistico con la creazione di oltre ottanta posti-letto complessivi, sufficienti a ricollocare tutto il personale alla prese con la scadenza di domani. Ma finora quelle strutture residenziali non sono ancora diventate operative, poiché non hanno ottenuto il via libera burocratico dagli uffici regionali e da quelli dell'Asl, competente per territorio, che non ha ancora completato la procedura per gli accreditamenti e l'autorizzazione alle nuove strutture. Una corsa contro il tempo, per evitare lo spettro del licenziamento. 

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Il Mattino