Centro direzionale di Napoli, intervista ad Antonio Carofano: «Investo nella torre ex Enel, così la city può rinascere»

Centro direzionale di Napoli, intervista ad Antonio Carofano: «Investo nella torre ex Enel, così la city può rinascere»
Antonio Carofano - componente del consorzio Bd tower che ha acquistato la Torre 1 ex Enel - perché ha deciso di investire al Centro direzionale? ...

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Antonio Carofano - componente del consorzio Bd tower che ha acquistato la Torre 1 ex Enel - perché ha deciso di investire al Centro direzionale?


«Il progetto è ambizioso e devo dire che da luglio, quando abbiamo acquistato a oggi l'attenzione verso la cittadella dei grattacieli è molto cresciuta da parte del mercato tanto che già abbiamo avuto richieste per cedere ma io non ci penso proprio. Il tema è che il Centro direzionale ha molte potenzialità inespresse e il progetto collegato all'acquisto è di valore. Inoltre ho seguito e seguo altre operazioni di riconversione di centri direzionali che sono andate a buon fine. E poso dire che il Centro direzionale ha molto da offrire».

La vicesindaca e assessora all'Urbanistica Laura Lieto ha annunciato a Il Mattino il cambio di destinazione d'uso degli edifici, cioè non più solo terziario e direzionale che mossa è?
«Per quanto mi riguarda togliere i vincoli è un passo in avanti per far rinascere il Centro direzionale. Faccio il mio esempio. Ho acquistato due piani e posso dire che in uno installerò degli uffici, sono presidente dell'Associazione nazionale amministratori di condomini voglio mettere al Centro direzionale la sede. Ci sono sale spettacolari dove intendo fare anche corsi di formazione, farne un centro polifunzionale. Nell'altro investirò trasformandolo in accoglienza per i turisti. Così apriamo il sito non solo alla città ma anche a livello internazionale».

A che punto sono i lavori di ristrutturazione?
«Bucci, il presidente del Consorzio, ci ha detto che entro il 31 dicembre 2023 i lavori saranno completati. I tempi sono importanti per cogliere anche l'occasione del superbonus, ripeto abbiamo già richieste per i nostri spazi significa che il progetto convince. Del resto l'interconnessione del Centro direzionale con tutti i mezzi di trasporto è ottima e ora aprirà anche la stazione della Linea 1».

Eppure la Regione intende lasciare il Centro direzionale per costruire 200 metri più avanti un doppione: preoccupato che ci possa essere depauperamento della city?
«È una cosa che non mi convince e non capisco: c'è il Centro direzionale pronto perché non utilizzare già l'esistente? E poi la storia dell'aumento degli indici di fabbricabilità non mi piace. Non per tornaconto personale ma per la città. Al governatore Vincenzo De Luca chiedo di ritornare sui suoi passi, di essere in sintonia con il sindaco Gaetano Manfredi per rilanciare il Centro direzionale e tutta la città a iniziare dall'area orientale. Il Centro direzionale è bello anche per questo motivo abbiamo acquistato».

Torniamo a quella che dovrebbe essere la nuova vita del Centro direzionale, le sue nuove funzioni: quali sono le sue idee?
«Mi riferisco sempre a Bd tower, posso dire di essere piacevolmente sorpreso dall'idea che ci sarà un roff garden all'ultimo piano, dei ristoranti e un bar nella hall che resteranno aperti ben oltre l'orario di ufficio. Il mondo del lavoro è cambiato bisogna offrire servizi diversificati e quelli della ristorazione sono importanti per chi verrà a lavorarci di sera, io il centro polifunzionale soprattutto i corsi di formazione li farò dalle 17 in poi in questo senso avere punti di ristoro è un incentivo a venire al Centro direzionale».

Il Comune tuttavia deve assumersi le sue responsabilità sul fronte della manutenzione del Centro direzionale: avete avuto interlocuzioni in tal senso?


«Si con la dottoressa Lieto che subito ha aperto dei tavoli di confronto. Il Municipio ha voglia di sostenerci e supportaci. Anche in questa operazione di restyling del sito che è molto importante. Penso alle scale mobili abbandonate e al verde, siamo molto fiduciosi».  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino