Certificati falsi ai marittimi in Sardegna: arrestati i due truffatori napoletani

Carabinieri Torre del Greco
Un’organizzazione per la produzione e il rilascio di certificati contraffatti per marittimi tra Napoli e la Sardegna: ai domiciliari i due responsabili di Torre del Greco....

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Un’organizzazione per la produzione e il rilascio di certificati contraffatti per marittimi tra Napoli e la Sardegna: ai domiciliari i due responsabili di Torre del Greco. Avevano messo su un vero e proprio business con quartier generale a Torre del Greco e intermediario a La Maddalena che vendeva ai marittimi sardi dei certificati illeciti attestanti la frequentazione di corsi di formazione professionale in centri accreditati dal Ministero delle Infrastrutture e trasporti.


Già rilasciati 32 certificati ad altrettanti marittimi dal costo di 1500 euro ciascuno: i lavoratori sono tutti indagati. A condurre le indagini la Capitaneria di Porto di La Maddalena, sotto il diretto coordinamento del Procuratore della Repubblica di Tempio Pausania, che con il supporto dei carabinieri della Stazione Capoluogo di Torre del Greco, agli ordini del luogotenente Vincenzo Amitrano, hanno arrestato i due principali responsabili dell’organizzazione illecita. Già ai domiciliari C.A., 48enne residente a Luogosanto (Otranto), identificato quale intermediario e punto di collegamento tra i marittimi coinvolti ed il “centro di produzione” campano e questa notte arrestato anche  I.G., 60enne residente a Torre del Greco, identificato quale soggetto responsabile del “centro di produzione” e spedizione dei falsi certificati.

Di gran supporto alle indagini l'attività dei carabinieri di Torre del Greco: a seguito della perquisizione di stanotte, infatti, nell’ abitazione dell’arrestato sono stati trovati gli strumenti per stampare i documenti falsi, tra i quali bolli, timbri e carta pergamena. L'indagine vede indagati 32 marittimi tutti sardi che acquistavano tramite un torrese C.A. che vive a La Maddalena i certificati falsi. Ora tutti i titoli saranno invalidati e rischieranno il posto di lavoro.
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Il Mattino