A Chiaia è scoppiata una guerra. Da una parte i commercianti e dall'altra gli imprenditori. Tre manifestazioni sono state annullate da parte degli organizzatori dopo un...
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LA LETTERA
Pasquale Russo, direttore di Confcommercio scrive al vice sindaco Panini una lettera in cui chiede una verifica sulla regolarità di tre eventi che si tengono a Chiaia poiché «ci sono pervenute da parte degli esercenti dell'area numerose segnalazioni e richieste di chiarimenti in merito». I toni sono decisi, e viene richiesto «di disporre tutti gli opportuni controlli per verificare la regolarità, sotto il profilo amministrativo e fiscale, di tali manifestazioni e degli operatori che esercitano attività commerciale al loro interno, onde evitare ogni potenziale concorrenza sleale nei confronti degli operatori in regola ed accertare, a tutela dei consumatori, la conformità dei prodotti posti in vendita». Russo diffonde tra gli affiliati alla sua associazione di categoria e precisa: «Chiediamo controlli simili ovunque, non solo a Chiaia. Via Toledo, corso Umberto, Vomero, Fuorigrotta... Nostro impegno è combattere chi viola le regole».
GLI IMPRENDITORI
Stefania De Rosa, che con Agostino Di Franco organizza da sei anni la manifestazione dedicata allo shopping natalizio Chiaja Christmas Hall, non ha peli sulla lingua e la definisce «la strage dei mercatini di Natale». «È sempre stata prosegue - un'occasione per conoscere i migliori rappresentanti dell'artigianato campano. Come un guantaio con una storia di 200 anni alle spalle, o i ragazzi del rione Sanità che avrebbero portato le loro produzioni in ferro» racconta De Rosa. Il punto è che quest'anno ci sono stati degli intoppi. «Davamo fastidio. Non volevano artigiani estranei al quartiere, dovevano esserci solo quelli di Chiaia. E ci hanno voluto ostacolare a ogni costo» sentenzia. Da un controllo amministrativo, è stato comunicato che la Scia che avevano prodotto non era sufficiente. «Invece di una unica, dovevano essercene venti, una per ogni espositore. Abbiamo provato a completare questa procedura ma il sito, proprio come al momento della prima richiesta giorni fa quando sarebbe stata evidenziata questa problematica, era sempre offline e abbiamo gettato la spugna. Così come gli altri due organizzatori». Cioè che a De Rosa non va giù «è il clima teso che ha accompagnato la nostra organizzazione. Hanno invidiato il successo raccolto negli anni e ci hanno mandato un controllo, che invece agli abusivi non fanno mai, richiesto da un'associazione di categoria. Ma torneremo con un evento ancora più grande, non mollo di fronte a questi attacchi». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino