Pubblicità per il negozio di cannabis davanti alla scuola di Cicciano: la Lega insorge

La denuncia della consigliera regionale leghista Rescigno

La pubblicità per il negozio di cannabis davanti alla scuola di Cicciano
«Semi di alta qualità dal tuo cannabis store di fiducia»: davanti alla scuola un mega manifesto scatena l'ira di Salvini, che grida allo scandalo e chiede...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

«Semi di alta qualità dal tuo cannabis store di fiducia»: davanti alla scuola un mega manifesto scatena l'ira di Salvini, che grida allo scandalo e chiede la rimozione del poster 6x3. Ma mentre la polemica monta il cartellone non c'è più: a farlo rimuovere il sindaco Giovanni Corrado. Succede a Cicciano, nel napoletano: è lì, nei pressi del Liceo Medi, che campeggiava fino a ieri pomeriggio il manifesto pubblicitario finito al centro della polemica innescata dalla Lega. Sullo sfondo le foglie a manina della pianta della discordia che anima il dibattito politico ormai da anni. Non solo. Una nuvola di fumo che esce dalle labbra carnose di una donna ed infine il claim che invita a recarsi presso lo store che ha sede a Nola e che promette qualità e risparmio. Tipica campagna di marketing, insomma, e chissà se chi l'ha ideata non avesse previsto tutto quanto. Fatto sta che ieri, accanto agli addobbi di rose devastati da Blanco sul palco di Sanremo e all'abito disegnato di Chiara Ferragni a tener banco è stato il caso Cicciano.

La prima a inchiodarsi con l'auto per leggere bene il manifesto è stata la consigliera regionale leghista Carmela Rescigno. Suo figlio frequenta proprio il Medi e lei è andata su tutte le furie: «Vi pare normale? - ha scritto sui social la presidente della commissione regionale anticamorra - Trovo inaccettabile la pubblicità a dimensioni cubitali sulla vendita di cannabis piazzata all'ingresso di un istituto scolastico. È un messaggio volutamente equivoco e diseducativo esposto all'esterno di una scuola, frequentata da ragazzi che hanno meno di 18 anni. È certamente una offerta economica, ma allo stesso tempo può trasformarsi in chiara incitazione a fare uso di cannabis. La normativa in vigore - continua la consigliera - prevede delle condizioni d'uso, come il limite dei 5 grammi, non riportate nel cartellone pubblicitario. Al netto di ciò la Lega in Parlamento si è battuta contro ogni forma di liberalizzazione di droghe leggere portatrici di morte e disturbi». Qualche ora e a dare man forte alla collega di partito è sceso in campo direttamente il leader del Carroccio: «Come si può pensare di autorizzare in un luogo frequentato ogni giorno da centinaia di ragazzi, anche minorenni, un cartello volutamente equivoco che incita all'uso di una sostanza?», ha tuonato il vicepremier. «La droga - ha aggiunto Matteo Salvini - va combattuta, non promossa, soprattutto nelle scuole. Con il ministro Valditara, la Lega si sta impegnando per riportare la cultura del buonsenso e del rispetto tra i banchi: da qui si costruisce l'Italia dei prossimi 30 anni».

Bocche cucite al negozio di Nola: «Il titolare? Non c'è», e giù la cornetta. Chissà se faranno finta di nulla o ricorreranno contro la rimozione del manifesto. 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino