Dopo oltre venti giorni di chiusura forzata di una parte del cimitero di Pianura, la congrega riaprirà i cancelli al pubblico domenica 3 settembre. ...
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Stamattina, infatti, è stato stilato il verbale con il quale l’unità operativa prevenzione collettiva dell’Asl Napoli 1 distretto 26, ha concesso il nulla osta, dopo che sono state effettuate le operazioni per ripristinare le condizioni igieniche necessarie richieste.
Era chiusa dall’11 agosto scorso quando un tumulo, posto al primo piano, esplose accidentalmente, provocando la fuoriuscita di materiale necrotico di un defunto. Ne scaturì una situazione di estrema gravità e pericolo per la salute pubblica: l’area all’interno della struttura era diventata irrespirabile. Arrivarono i carabinieri e l’Asl fu costretta a chiudere la cappella Sacra Famiglia Divin Amore.
Al di là di questo singolo e increscioso episodio resta del tutto ancora evidente lo stato di abbandono generale di tutta la struttura, su cui ha competenza la confraternità SS. Maria del Rosario, ente dipendente dall’autorità ecclesistica diocesana di Pozzuoli.
All’interno di essa albergano numerosi piccioni e gli escrementi dei volatili sono appiccicati ovunque: sulle ringhiere, sui pianerottoli, sulle scale, nell’ascensore e persino sull’altare sacro che accoglie i visitatori all’entrata.
Sul tetto, poi, dove sono annidati la maggior parte degli uccelli, le vetrate, montate su una struttura in ferro, risultano rotte, consentendo all’acqua piovana di infiltrarsi liberamente all’interno.
«I defunti meritano più rispetto», commenta a ragione un anziano visitatore Leggi l'articolo completo su
Il Mattino