Permane lo stato di abbandono in cui versa la Congrega del cimitero di Pianura. Dopo la chiusura forzata imposta, l’undici agosto scorso, dall’unità operativa...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Non sono stati eliminati, infatti, all’interno della palazzina, gli escrementi dei colombi annidati. Lo sporco è ovunque: sulle ringhiere, sui pianerottoli, sulle scale, nell’ascensore e anche sull’altare sacro che accoglie i visitatori in entrata.
Sul tetto, poi, le vetrate, montate su una struttura in ferro, sono rotte consentendo all’acqua piovana di infiltrarsi liberamente all’interno.
Tale condizione non è stata evidentemente, esaminata dal dirigente dell’Asl che, recentemente, ha autorizzato la riapertura della Congrega Divin Amore, gestita dalla confraternita SS. Maria del Rosario, ente dipendente dall’autorità ecclesiastica diocesana di Pozzuoli.
«Siamo veramente stanchi, anche di protestare», commenta Giorgio, un anziano che frequenta la Congrega. Ci siamo rivolti ai politici locali, ai prelati, al comune, ma nessuno ha fatto mai nulla di concreto per far pulire e sanificare la palazzina. C’è un menefreghismo totale, una mancanza di rispetto verso i cittadini e i defunti stessi.
«Entro in ascensore e non posso toccare la porta, la pulsantiera, è tutto sudicio pieno di escrementi. E se salgo a piedi la situazione è anche peggiore, le ringhiere sono invase, anch’esse da escrementi», tuona un altro visitatore.
Ma all’esterno del cimitero c’è chi spera ancora: «forse continuando a denunciare potremmo arrivare più rapidamente ai responsabili della Congrega e sperare in un intervento risolutore», auspica la signora Maria. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino