Cimitero di Poggioreale a Napoli, ora gli scooter fanno lo slalom tra le tombe

Al degrado a cui ci si sta tristemente abituando quando si parla del cimitero di Poggioreale si sta aggiungendo il sempre più diffuso malcostume delle continue...

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Al degrado a cui ci si sta tristemente abituando quando si parla del cimitero di Poggioreale si sta aggiungendo il sempre più diffuso malcostume delle continue "invasioni" di auto e scooter che sfrecciano tra le tombe - in alcuni caso mettendo a repentaglio la sicurezza dei pedoni - approfittando di un incomprensibile vuoto normativo, oltre che delle ormai conosciutissime falle nel sistema di controllo. Ad oggi, infatti, non esiste alcun regolamento interno che disciplini la viabilità all'interno della cittadella mortuaria partenopea e la carenza di personale impedisce ai vigili urbani un controllo serrato degli accessi.

Secondo i regolamenti vigenti gli unici a poter accedere a bordo di auto o scooter sono i portatori di handicap o i cittadini che possano dimostrare evidenti difficoltà di deambulazione. In realtà l'accesso viene consentito praticamente a tutti, nonostante le numerose denunce arrivate più volte sulle scrivanie degli assessori competenti e, probabilmente, dello stesso sindaco.

Tanti gli interessi economici che ruotano attorno al cimitero di Poggioreale. Dal vasto mercato dei fiori al rilevante volume d'affari dei parcheggiatori abusivi che, specie di domenica e durante le giornate festive, circondano l'immensa struttura a caccia di potenziali visitatori da taglieggiare. 

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Nemmeno il celeberrimo "Quadrato degli uomini illustri", l'area che ospita le sepolture delle personalità più eminenti della storia partenopea - da Benedetto Croce a Ferdinando Russo, solo per citare due delle circa 160 sepolture oggi esistenti - sembra essere esente dalle invasioni degli scooter selvaggi che, in alcun momenti della giornata, fanno somigliare l'area monumentale ad un vero e proprio parcheggio a cielo aperto.

«Questo è un oltraggio alla memoria degli uomini illustri che hanno portato il nome di Napoli in tutta Italia e nel mondo - la denuncia di Alfredo di Domenico - ed è assurdo che tutto questo venga consentito alla luce del sole. La situazione del cimitero di Poggioreale e del Quadrato degli uomini illustri è scandalosa e fa disonore a Napoli ed ai napoletani. In altre città europee - prosegue - i cimiteri monumentali sono dei veri e proprio musei a cielo aperto, qui da noi c'è solo degrado e abbandono. In un luogo dove dovrebbero regnare silenzio e rispetto in alcuni giorni sembra di stare in pieno centro cittadino, con decine di motorini che fanno lo slalom tra le tombe. Continuiamo a chiederci dove siano i controlli».

Quando nel 1837 fu inaugurato ufficialmente dal re Ferdinando II di Borbone, il cimitero di Poggioreale era uno dei più importanti d'Italia e del mondo. In realtà la costruzione della struttura, in regola con i nuovi dettami napoleonici, era già cominciata nel 1812 per iniziativa di Gioacchino Murat, ma l'evolversi degli eventi che avrebbero portato alla caduta dell'effimero regime murattiano portò ad uno stop ai lavori. Oggi molte guide e molti siti specializzati includono il cimitero di Poggioreale nei percorsi turistici consigliati ma i commenti e le poco lusinghiere recensioni lasciate dai pochi "avventurosi" che decidono di visitare l'area cimiteriale sono un terribile biglietto da visita per la città.

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Il Mattino